Gas, la bolletta torna "normale": prezzo giù del 13,4%, costi ai livelli del pre-guerra

Per i consumatori risparmio di 162 euro all’anno. Pesano gli incentivi del governo

Martedì 4 Aprile 2023
Gas, cala ancora la bolletta. Arera: «A marzo -13,4%»

Dopo il calo-monstre delle bollette della luce, tocca a quelle del gas.

E per il terzo mese consecutivo le tariffe del metano per le famiglie sul mercato tutelato scendono. Il costo di un metro cubo di gas per il mese di marzo (dunque già per le bollette che saranno recapitate ad aprile) sarà di 74,89 centesimi. È il 13,4 per cento in meno di quanto pagato a febbraio. Il costo è comprensivo delle imposte, inclusa l’Iva ridotta al 5 per cento, appena confermata dal decreto sulle bollette approvato la scorsa settimana dal governo. La riduzione per il mese di marzo, ha ricordato l’Arera, l’Autorità per l’energia che ieri ha diffuso le nuove tariffe del metano, porta la spesa gas in termini di effetti finali per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (aprile 2022 - marzo 2023) a circa 1.560,7 euro,  lo 0,7 per cento in più rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (aprile 2021 - marzo 2022). Si può dire, insomma, che siano sostanzialmente agli stessi livelli dell’anno pre-guerra in Ucraina. Ma non va dimenticato che, a differenza di quanto è avvenuto per l’energia elettrica, il governo ha deciso di “sussidiare” ancora le tariffe del gas. Non è insomma il prezzo della materia prima ad aver raggiunto i livelli precedenti alla crisi, ma le bollette sostenute dagli aiuti governativi. E il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha plaudito alla riduzione del prezzo. «Avanti su questa strada», ha detto.

I SUSSIDI
Il decreto bollette ha allungato fino alla fine di giugno lo sconto sull’Iva dal 22 al 5 per cento, ma ha anche lasciato fuori dalla bolletta gli oneri di sistema. Questa decisione da sola, comporta che le famiglie paghino circa 31 centesimi in meno un metro cubo di gas, il 41 per cento dell’intero costo. Il decreto ha “congelato” gli oneri fino a giugno, a parte una voce, la componente Ug2 per i consumi gas fino a 5.000 metri cubi l’anno. Questa voce da maggio, non sarà più scontata dalle tariffe al 100 per cento, ma soltanto al 35 per cento e, dunque, tornerà a pesare sui conti di maggio. Soddisfatte le associazioni dei consumatori. «Bene» per il Codacons la riduzione del 13,4% sulle tariffe del gas, «che comporterà risparmi annui per 162 euro a famiglia rispetto alle tariffe in vigore a febbraio». Con le nuove tariffe disposte da Arera la bolletta del gas sul mercato tutelato scende da 1.210 euro a 1.048 euro annui a famiglia, con una minore spesa, come detto, pari a 162 euro, calcola l’associazione. 

«Se aggiungiamo anche il risparmio determinato dalla riduzione delle tariffe per la luce, pari a 793 euro annui a nucleo, la minore spesa sale addirittura a 955 euro a famiglia», rileva ancora il Codacons. «Come previsto l’annunciata stangata sul gas non c’è stata, ma anzi le tariffe sono diminuite - ha spiegato il presidente Carlo Rienzi -. I minori sconti decisi dal governo sulle bollette del gas attraverso l’ultimo decreto non avranno nei prossimi mesi alcun effetto sulla spesa delle famiglie, sia perché i sistemi di riscaldamento sono ormai spenti, sia perché le future riduzioni dei prezzi compenseranno i minori sconti». Una linea non condivisa da un’altra associazione di consumatori, l’Unc. I conti dell’Unione nazionale consumatori coincidono con quelli del Codacons. Secondo il loro studio, per una famiglia tipo in tutela il meno 13,4% significa spendere 162 euro in meno su base annua. Inoltre, spiega l’Unc, se il prezzo del gas oggi scende del 13,4% rispetto a quello di febbraio 2023, rispetto al periodo pre-crisi, ossia nel confronto con marzo 2021 è ancora maggiore del 6%. In realtà ad essere tornata ai livelli pre-guerra è la bolletta, non il prezzo del gas, visto che le tariffe scontano ancora gli aiuti governativi che nei prossimi mesi scompariranno. 

IL PASSAGGIO
L’altra buona notizia per le bollette è che si salveranno quest’anno dalla corsa agli stoccaggi di gas che l’anno scorso, e in particolare in estate, hanno fatto impennare i prezzi dell’energia. Oggi riparte infatti ufficialmente la stagione di prenotazione della capacità di riempimento di metano con la prima asta di Snam rivolta agli operatori privati. Un ritorno alla normalità dopo dieci mesi di riempimento di emergenza delle riserve fatto dallo Stato, tra Gse e Snam, chiamate a scendere in campo a giugno scorso per accelerare le operazioni di stoccaggio rimaste al palo per via dei prezzi fuori controllo.


 

Quest’anno però, raggiungere il traguardo del 90% degli stoccaggi entro ottobre sarà senz’altro più facile, nonostante l’assenza dei flussi dalla Russia. La capacità da riempire sarà dimezzata, grazie al clima mite e il piano di risparmi del governo, che fotografano gli stoccaggi dell’Italia oltre il 59%, un livello doppio rispetto a quello di un anno fa. Tra novembre 2022 e marzo 2023 sono stati erogati 6,7 miliardi di metri cubi di gas dai siti di stoccaggio, il 40% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso, secondo il rapporto del think tank “Ecco”.

Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci