Bollette, bloccato fino al 31 gennaio lo stop alle forniture per i morosi. E vale anche per l’ex Ilva

L’Arera estende a marzo il paracadute della Snam per chi è rimasto senza contratto

Martedì 20 Dicembre 2022 di Roberta Amoruso
Bollette, spunta il blocca-distacchi per aziende e condomini. Congelato fino al 31 gennaio lo stop delle forniture

Il paracadute straordinario di Snam si allunga da due fino a sei mesi, ma scatta anche lo stop temporaneo ai “distacchi” del gas per chi rischia già in questi giorni di vedersi chiudere i tubi. Così il governo scende in campo per salvare clienti inadempienti come Acciaierie d’Italia, l’ex-Ilva, ma anche per estendere il paracadute alla valanga di imprese e condomini rimasti senza contratto del gas a partire da ottobre, all’avvio dell’anno termico. Condomini e imprese che, in questo caso, non avevano la possibilità di fornire le garanzie stellari chieste dai fornitori per il rinnovo dei contratti a fronte di prezzi del metano insostenibili e carichi di rischi per i venditori. Oppure clienti rimasti senza fornitore perché fallito o a corto di gas

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L’estensione del servizio default trasporto di Snam è già nero su bianco in una delibera dell’Arera di venerdì scorso.

Ma il maxi-emendamento alla manovra approdato subito dopo, domenica scorsa, e sponsorizzato dal governo è andato anche oltre, Lo stop ai distacchi già deciso dall’Autorità di Stefano Besseghini anche per i clienti inadempienti, fino a fine dicembre, slitterà ora al 31 gennaio. E non sono escluse ulteriori deroghe, con tanto di rischi per «socializzazione degli oneri»: chi non paga finisce per far gravare il peso sul resto delle bollette.

I COSTI

A spiegare lo spirito dell’intervento è la relazione tecnica all’articolato del maxi-emendamento. Il ritardo dell’interruzione di fornitura», è scritto, «comporta un prolungamento del servizio e, in caso di inadempimento del cliente, un aumento degli oneri oggetto di socializzazione». E ancora, la disposizione, è spiegato, «comporta un onere di 50 milioni per il 2023». Una fotografia più precisa del fenomeno arriverà dalla ricognizione in corso dell’Arera. Ma nel frattempo, la sospensione per un periodo ulteriore, precisa la relazione, «permette ai clienti di trovare un fornitore sul mercato o procedere al pagamento», oltre a permettere «una puntuale valutazione» delle inadempienze e delle conseguenze di un’interruzione.

LE DIFFICOLTÀ

A lanciare l’allarme sulla bomba ad orologeria innescata dall’impennata di richieste verso il servizio di “default trasporto”, il paracadute di Snam previsto dalla legge per aiutare chi rimane senza fornitore, è stata la stessa Snam ad inizio dicembre. Si tratta di un servizio che può durare 60 giorni per poi far scattare, la cosiddetta “discatura” lo stop del gas, nel caso i clienti non trovino nel frattempo un nuovo operatore o non paghino i costi del servizio. Ebbene, il 7 dicembre scorso Snam ha informato l’Autorità che «sono state programmate, solo nella seconda metà di dicembre più di 80 “discature” di punti di prelievo al servizio di clienti finali direttamente allacciati, per un volume corrispondente a circa 800 milioni di metri cubi/anno». E basta guardare i quantitativi del gas in questione per capire che, oltre ai condomini, a rischio c’erano anche grandi clienti del calibro dell’ex-Ilva, già oberata dai debiti verso Eni per fatture non pagate (circa 300 milioni). Mentre stime aggiornate parlano di una bolletta salita a 600 milioni, in parte anche nei confronti di Snam.

Di qui, la decisione del ministro dell’Ambiente della sicurezza energica di dare mandato all’Arera di valutare un ombrello straordinario che fermasse una valanga di distacchi del gas per «l’eccezionale e persistente situazione di tensione sui mercati internazionali del gas e delle conseguenti difficoltà per i clienti finali di trovare fornitori sul mercato». L’Arera è quindi intervenuta il 16 dicembre per disinnescare fino a fine mese, la bomba pronta ad esplodere, a patto, ha chiarito, che i clienti paghino le fatture a Snam e che la sospensione dei distacchi sia temporanea per evitare di scaricare i rischi sul sistema. Ma ora l’Autorità farà una nuova deliberare per aggiornare lo stop a gennaio, come previsto dal maxi-emendamento.

Nello stesso documento ci sono però altri due capitoli importanti. Lo stesso articolo 7 punta a creare più liquidità sul mercato del gas all’ingrosso italiano Psv individuando intermediari finanziari chiamati a movimentare «titoli rappresentativi di forniture di gas». Si guarda evidentemente alle potenzialità del mercato Psv, come mercato di riferimento anche all’estero. Non solo, Nell’emendamento spunta anche il raddoppio della deducibilità, dal 3 al 6%, delle quote di ammortamento relative a fabbricati strumentali, in settori chiave come il commercio al dettaglio.

Ultimo aggiornamento: 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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