Caro-energia, sconto nella prossima bolletta: taglio del 10%, rimborsi e conguagli

Mercoledì 2 Febbraio 2022 di Roberta Amoruso
Caro-energia, sconto nella prossima bolletta: taglio del 10%, rimborsi e conguagli

L’operazione zero-oneri di sistema in bolletta è compiuta. E per chi ha già pagato le prime fatture dell’anno scatteranno rimborsi e conguagli. Nel primo trimestre del 2022 sono infatti completamente cancellati tutti quegli oneri accessori, e difficili da digerire con i prezzi alle stelle, che appesantiscono la bolletta. Valgono poco più del 10% delle fatture di luce e gas. E se non serviranno a ridurre significativamente gli aumenti (il 55% per la luce e il 42% per il gas) daranno almeno una boccata di ossigeno. Il resto dello sconto riservato alle imprese energivore, come previsto dal Decreto Sostegni Ter, arriverà con il credito d’imposta che vale un altro taglio del 20% sulle spese energetiche dei primi tre mesi dell’anno. Non è abbastanza, dicono le imprese che stimano un aggravio del conto per l’energia di quasi 30 miliardi per il 2022 e sperano che parta al più presto la Fase 2 del piano del governo per tagliare i costi. L’avvio del raddoppio di produzione di gas nazionale fino a 8-10 miliardi al centro di un decreto sul tavolo del governo, potrebbe essere accompagnato anche dalla costituzione di una sorta di riserva di gas ad hoc destinata alle imprese più colpite e venduta a prezzi controllati, quindi a sconto sul mercato. Un meccanismo temporaneo, sia chiaro, sul quale però ci sono ancora molti nodi da sciogliere.

Auto, tornano gli incentivi. Giorgetti: «Aiuti al settore in crisi anche a causa della transizione»

Auto, Mims: a gennaio crollano le immatricolazioni (-19,66% sul 2020 e -34,8% sul 2019)

La delibera

A mettere nero su bianco l’azzeramento degli oneri di sistema è stata una delibera dell’Arera destinata in particolare a tutte le medie-grandi imprese con potenza pari o superiore a 16,5 kW. 
Lo sconto che vale circa 1,2 miliardi sarà finanziato attraverso l’utilizzo di parte dei proventi delle aste di CO2 e comprenderà anche le utenze degli usi di illuminazione pubblica di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico, vale a dire le utenze degli enti locali.
«Analoga misura» di azzeramento «per i clienti domestici e le piccole imprese (sotto i 16,5 kW di potenza)», spiega l’Authority, «era stata già prevista con l’aggiornamento trimestrale di fine dicembre».
Attenzione, però: considerati i tempi dell’entrata in vigore del Decreto Sostegni Ter pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio scorso e considerata la delibera di lunedì scorso dell’Arera, potrebbero essere assai numerose le fatture già emesse per il periodo interessato. 

Il nodo conguaglio

Dunque, spiega puntualmente l’Arera, «se alla data di entrata in vigore del provvedimento di azzeramento degli oneri per le imprese oltre i 16,5 kW di potenza per il primo trimestre 2022 fossero state già emesse fatture relative alla fornitura di elettricità riferite al periodo primo gennaio-31 marzo 2022, i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda bolletta successiva».

Come dire, che non sono ammesse sviste: quello che di fatto è un anticipo, deve essere immediatamente stornato nella bolletta successiva.

Non un affare da poco se si pensa che per una grande azienda si parla di diverse decine di migliaia di euro. Non solo. «Se l’offerta commerciale sottoscritta dal cliente non prevedesse l’applicazione diretta delle componenti degli oneri generali (ASOS e ARIM), aggiunge l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, «ciascun venditore dovrà garantire al cliente una riduzione della spesa pari alla differenza tra i valori delle aliquote degli oneri senza e con azzeramento». Lo sconto deve essere assicurato comunque.

Ci vorrà ancora qualche settimana, invece, perché l’Arera deliberi sulle modalità di prelievo degli extra-profitti dalle società di produzione di energia rinnovabile deciso dal governo. Modalità che data la complessità e la delicatezza della materia ,l’Autorità definirà con ogni probabilità a valle di un documento “di consultazione” rivolto alle aziende coinvolte. La Ragioneria Generale stima di ricavarci 1,5 miliardi per tagliare gli stessi oneri di sistema in futuro. Ma la stima è considerata «ragionevolmente conservativa», quelle in circolazione sono infatti almeno doppie. Ma sono tante le imprese sono pronte a fare ricorso. Quindi si vedrà. Nel frattempo, tra i punti affrontati ieri dalla consueta riunione settimanale del collegio dell’Autorità c’è anche il «monitoraggio sull’evoluzione dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas». Con tanto di Rapporto di aggiornamento di gennaio 2022. Un monitoraggio che assume un valore particolare in tempi di prezzi anomali dell’energia e conferma i sospetti di speculazione avanzati dal mondo delle imprese.
 

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci