Luce e gas staccati anche se non sei moroso. Sta accadendo anche questo nel mercato dell'energia che sembra impazzito non soltanto per le tariffe. A Padova e provincia hanno ricevuto la lettera di disdetta del contratto per la fornitura di gas trecento utenze condominiali, dove abitano complessivamente quasi cinquemila famiglie. Stessa cosa è accaduta ad altri duecento palazzi in provincia di Treviso.
Bollette, ultima istanza
I condomini restano quindi collegati alla rete e continuano a prelevare gas, così da avere il tempo di sottoscrivere un nuovo contratto con un altro fornitore locale. In Veneto i fornitori di ultima istanza sono Hera e Enel Energia. «Nessuno resterà senza gas» assicura l'amministratore delegato di Af Energia. «Per tre mesi il condominio è coperto, se nel frattempo non trova un altro fornitore, resta con queste aziende con una maggiorazione di 14,39 centesimi per metro cubo».
Il caso Veneto, per ora, sembra abbastanza isolato: «Non ci risultano altre situazioni del genere nel resto d'Italia» dice Massimo Bargiacchi, presidente Gesticond, associazione nazionale di amministratori condominiali aderente a Confedilizia. Però «il segnale è preoccupante. Perchè - spiega - iniziano a essere non proprio pochissime, da quello che ci risulta, le società in difficoltà con l'approvvigionamento e che quindi a loro volta non riescono a garantire la fornitura. Nei mesi di aprile, maggio e giugno, hanno risolto adeguando le tariffe attraverso modifiche unilaterali dei contratti. Dall'8 agosto, con il via libera definitiva al decreto aiuti bis, questa pratica è stata vietata. E per molte società fornire energia sta diventando non più conveniente».
E così per le famiglie adesso c'è anche il rischio di trovarsi da un giorno all'altro senza fornitore. Intanto gli aumenti delle tariffe, stanno facendo lievitare anche il numero dei morosi, ai quali luce e gas vengono staccati perché non hanno pagato la bolletta. Situazione che secondo i dati Unai (unione nazionale amministratori di immobili), potrebbe anche peggiorare nei mesi a venire: già il conguaglio arrivato nel mese di ottobre sulle spese per l'inverno 2021-2022 ha portato a un aumento del 75% rispetto a quanto inizialmente preventivato nelle assemblee condominiali; a novembre saranno comunicate le nuove tariffe e si prevede un ulteriore aumento del 35%, per un aumento totale del 130% rispetto allo scorso anno. Stare al calduccio il prossimo inverno ci costerà davvero caro.