Bollette, aumento a ottobre almeno del 20% (nonostante l'intervento del governo): ecco perché

Giovedì 23 Settembre 2021 di R.Ec.
Bollette, aumento a ottobre almeno del 20% (nonostante l'intervento del governo): ecco perché

L'intervento del governo Draghi per mitigare l'aumento delle bollette energetiche ad ottobre è in dirittura d'arrivo, ma non basterà ad azzerare il balzo del 40% (con possibili picchi del 50% per l'elettricità). I circa 3.2/3.5 miliardi che saranno messi in campo dovrebbero dimezzare il salasso, ma comunque ci saranno costi in crescita di almeno un 20% (con il balzo che per i più pessimisti tra gli esperti potrebbe arrivare anche vicino al 30%). Qualcosa di simile a quello che è avvenuto in estate, quando il temuto aumento del 20% è stato ridotto al 10%. La speculazione sul gas, intanto, non è arretrata come sperava l'esecutivo. Anzi, i prezzi continuano a salire. Così, secondo l'Unione nazionale consumatori, gli aumenti ammonteranno comunque su base annua ad oltre 110 euro per la luce e 260 euro per il gas. Per i nuclei familiari più poveri, però, il bonus attuale che li protegge dai rincari sarà rafforzato in modo significativo, così da eliminare sostanzialmente il rincaro.

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Il premier Mario Draghi ha illustrato stamattina alla platea di Confindustria le prossime mosse del governo. «Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime - ha spiegato - esso è in parte temporaneo perché legato alla forte ripresa dell’economia globale. Già quest’estate abbiamo approvato un intervento per arginare i rincari e per aiutare le imprese di costruzione impegnate in opere pubbliche. Anche l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità è legato a fenomeni in parte transitori».

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«In assenza di un intervento dell'esecutivo - ha aggiunto - nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Inoltre potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno. E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili».

«A queste misure - ha concluso- deve seguire un’azione, anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti».

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L’intenzione dell'esecutivo, quindi, è procedere a un intervento “strutturale”. In pratica verrebbero fiscalizzati una parte degli oneri di sistema, gli incentivi alle fonti rinnovabili che vengono pagati in bolletta dagli utenti elettrici e che oggi valgono circa 14 miliardi. Inoltre sarà potenziato il bonus per i consumatori “fragili”. Oggi i nuclei con un Isee inferiore a 8.265 euro, le famiglie numerose con più di 3 figli a carico, e quelle che percepiscono il reddito di cittadinanza, ottengono in automatico uno sconto del 25% sulla bolletta.

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Per costoro con le nuove misure sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta. Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Quanto al gas per circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del bonus sociale gas sono tendenzialmente azzerati gli effetti del previsto aumento della bolletta. Per tutti gli altri utenti l'Iva oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo, viene portata al 5%

Da dove arrivano i fondi

Per il provvedimento una parte dei fondi saranno presi dalle aste per la Co2, l’acquisto cioè, dei cosiddetti “diritti a inquinare” il cui valore è notevolmente cresciuto negli ultimi mesi e i cui proventi arrivano direttamente nelle casse dello Stato. Un’altra parte dei fondi dovrebbe arrivare dai risparmi di spesa ottenuti sui vari aiuti Covid alle imprese.

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Le richieste dell'Unione nazionale consumatori

Visto che parte dei rincari rimarrà l'Unione nazionale consumatori chiede di intervenire anche su accise,
addizionali regionali per il gas e Iva.

«Per una famiglia tipo - spiega l'associazione in una nota- considerati i dati del secondo trimestre 2021, prima cioè del taglio da 1,2 miliardi avvenuto a giugno, l'annullamento totale degli oneri implicherebbe, su una bolletta media per la luce pari a 562 euro (non riferita all'anno scorrevole), una riduzione pari a 113 euro, a fronte, però, di un aumento teorico (quello prospettato da Draghi del 40% sul prezzo complessivo della luce) di 225 euro. Insomma, la bolletta salirebbe, comunque, su base annua, di 112 euro (28 euro su base trimestrale, a fronte di consumi equivalenti in ogni trimestre)».

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Per il gas, aggiunge l'Unione nazionale consumatori «su una bolletta per la famiglia tipo da 1.028 euro, l'azzeramento degli oneri la abbasserebbe di appena 45 euro, a fronte del rincaro prospettato da Draghi del 30%, pari a 308 euro, con un rialzo finale pari a 263 euro nei dodici mesi».

Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA