Bollette gas, ecco perché aumentano anche se il prezzo ad Amsterdam crolla (e cosa succederà nel 2023)

A novembre l’aumento per il gas era stato del 13,7% a fronte del -12,9% di ottobre (quando il prezzo medio al Psv era circa 80 euro per megawattora). La flessione di fine dicembre, alimentata dall’effetto del tetto ue unito alla tenuta degli stoccaggi, fa ben sperare per gennaio

Giovedì 29 Dicembre 2022 di Roberta Amoruso
Bollette gas, ecco perché aumentano anche se il prezzo ad Amsterdam crolla (e cosa succederà nel 2023)

Bollette in discesa per la luce e in salita per il gas. Sarà l’Arera oggi 29 dicembre a fissare per primo il taglio delle tariffe per il mercato tutelato atteso intorno ad almeno il 25%.

Un prezzo che viene calcolato ogni tre mesi secondo il metodo tradizionale dell’Autorità tenendo conto anche delle previsioni dei prossimi mesi. Ebbene il valore del Pun (Prezzo unico nazionale) si è dimezzato nel quarto trimestre rispetto al trimestre precedente e quindi di questo terrà conto a dovere l’Arera oltre a dosare le proiezioni del primi trimestre 2023. Quindi a prezzi in discesa nel trimestre corrisponderanno bollette in calo.

Bollette, l'attese sul gas

Diverso il capitolo gas, dopo che l’Arera a fine luglio ha deciso di far scattare da ottobre un nuovo metodo di calcolo delle tariffe del gas. In questo caso, l’aggiornamento delle tariffe è diventato mensile e il nuovo prezzo è stabilito nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento sulla base del prezzo medio registrato sul mercato all’ingrosso italiano Psv. Un metodo del tutto nuovo che permette di tenere conto dell’estrema volatilità del momento. Il risultato è che se l’andamento del gas di inizio dicembre (vicino a 150 euro per megawattora) faceva immaginare un’impennata delle tariffe, il calo deciso imboccato da metà mese ha permesso un forte ridimensionamento del prezzo medio (116 euro al 30 dicembre), ma non tale, evidentemente da allinearsi ai prezzi attuali di giornata (75,7 euro), mentre i prezzi al Ttf di Amsterdam viaggiano sugli 83 euro a megawattora. Dunque rispetto a inizio mese i prezzi sono praticamente dimezzati, ma chi ha scelto il mercato tutelato si troverà comunque in bolletta un aumento delle tariffe stimato di almeno il 20-25% rispetto al mese di novembre quando il prezzo medio era di 91 euro per megawattora.

Il confronto

A novembre l’aumento per il gas era stato del 13,7% a fronte del -12,9% di ottobre (quando il prezzo medio al Psv era circa 80 euro per megawattora). La flessione di fine dicembre, alimentata dall’effetto del tetto ue unito alla tenuta degli stoccaggi, fa ben sperare per gennaio. Ma fare previsioni di questi tempi risulta azzardato. Tra gennaio e marzo, un calo improvviso delle temperature potrebbe creare nuove pressioni sui prezzi, che comunque, va ricordato, sono comunque quattro volte quelli pre-crisi.

LE STIME

Intanto, non si placa la preoccupazione delle associazioni dei consumatori che guardano anche alla raffica di contratti sul mercato libero in scadenza in questi giorni, che faranno scattare rincari pesanti per il nuovo anno. «Si profila all’orizzonte una nuova ondata di rincari per le bollette di luce e gas a carico delle famiglie che rientrano nel mercato libero», denuncia il Codacons, che spiega: «Dopo le previsioni nere di Nomisma Energia sugli aumenti delle tariffe del gas del 20% sul mercato tutelato, che se dovessero trovare conferma da parte di Arera porterebbero la bolletta del gas a superare i 2.000 euro a famiglia del 2023, si apre un nuovo fronte, quello dei rincari per i contratti energetici in scadenza sul mercato libero». Il decreto legge Milleproroghe, infatti, prolunga di altri due mesi, fino a giugno 2023, la sospensione delle modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas ma, al tempo stesso, sblocca gli aumenti per quei contratti in scadenza. «La sospensione, se la misura dovesse essere inserita nel testo definitivo del decreto, non si applicherebbe più ai rinnovi dei contratti di luce e gas in scadenza, e quindi le società fornitrici potrebbero applicare ai propri clienti rincari abnormi dei prezzi rispettando il preavviso di tre mesi», osserva l’associazione. «Una situazione che, oltre ad appesantire enormemente la spesa energetica delle famiglie, scatenerebbe il caos», denuncia il Codacons. Le nuove disposizioni, infatti, si applicherebbero a partire dal prossimo gennaio, «creando evidenti disparità di trattamento tra utenti che finora hanno beneficiato del blocco dei rinnovi, o avrebbero effetto retroattivo danneggiando una platea immensa di famiglie?».

Ultimo aggiornamento: 19:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA