Benzina, sconti prorogati. Freni (sottosegretario Mef): «No all'aumento delle tasse»

«Con il raddoppio del prelievo su affitti e Btp la riforma rischia il binario morto»

Martedì 12 Aprile 2022 di Andrea Bassi
Benzina, sconti prorogati. Freni (sottosegretario Mef): «No all'aumento delle tasse»

Sottosegretario all’Economia Federico Freni, la delega fiscale è appesa a un filo. Tutto il centrodestra è contrario. Mario Draghi vedrà Matteo Salvini e poi gli altri leader dei partiti per provare a trovare un compromesso. Esiste la possibilità di una mediazione?
«La mediazione è il sale della politica.

Il centrodestra non ha mai chiuso la porta ad un accordo, anzi, ha cercato sino all’ultimo di evitare lo scontro. Una mediazione, dunque, è sempre possibile, ed anzi è auspicabile: a condizione di tenere nella giusta considerazione le politiche fiscali che da sempre caratterizzano il centrodestra».

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Senza accordo la delega è su un binario morto?
«Siamo tutti parte di una maggioranza molto eterogenea, che nasce nell’emergenza e per far fronte all’emergenza, non certo per fare scelte di politica economica così radicali e divisive. Senza un accordo qualsiasi riforma è su un binario morto, a maggior ragione quella del fisco».

Il governo rischia?
«Fatico davvero ad accettare la retorica del dentro-fuori. È come sbattere i pugni sul tavolo durante una discussione: fa rumore, ma non conferisce più forza agli argomenti. Mette a rischio il governo chi rifiuta ogni mediazione, non chi cerca in ogni modo di trovare un accordo. Ed allora ribadisco: la Lega ed il centrodestra sono e restano leali agli impegni di governo, ma senza che ciò significhi accettare supinamente riforme proposte dalla sinistra».

L’oggetto del contendere, in questo momento, è il sistema duale, la separazione della tassazione delle persone da quella dei capitali. C’è il rischio, come sostiene il centrodestra, che aumentino le tasse sugli affitti e sui Btp?
«Non è un rischio, è una certezza. Per fare un esempio, oggi la tassazione dei titoli di stato è al 12,5%, quella degli affitti convenzionati al 10%. Nel sistema duale puro, che prevede una aliquota per i redditi da lavoro ed una per quelli da capitale, la tassazione raddoppierebbe. Anche se si accettasse la via intermedia e temporanea di due aliquote invece di una, ci sarebbe comunque un aumento consistente».

La revisione del catasto è un tema superato o rimane, come sostiene il centro-destra, un “peccato originale” della delega?
«Anche in questo caso il centrodestra ha proposto una mediazione, altri hanno preferito lo scontro. Sono stupito peraltro di come nessuno tenga in considerazione gli effetti indotti di una revisione dei valori catastali come, ad esempio, quelli che si produrrebbero sull’Isee e sui benefici che perderebbero le famiglie meno abbienti». 

Dopo la riduzione da 5 a 4 delle aliquote fiscali Irpef, l’accordo di maggioranza prevedeva una nuova riduzione da 4 a 3. Franco però, ha fatto sapere che la delega non ha nuove risorse se non quelle che arriveranno dai tagli di spesa. Il nuovo taglio delle tasse può considerarsi archiviato?
«Assolutamente no, anzi. L’obiettivo è continuare in legge di bilancio il percorso virtuoso già avviato dal governo lo scorso anno. Forse se ci concentrassimo tutti su quanto di buono potremmo fare in quella sede piuttosto che affannarci e dividerci su iperboli di teoria fiscale faremmo davvero un buon servizio agli italiani».

Il Def prevede uno scenario in cui viene preso in considerazione l’embargo totale al gas russo. Prezzi a 200 euro al Megawattora del gas, inflazione alle stelle e possibile recessione. Quanto è vicino questo scenario?
«È uno scenario possibile, ma per fortuna non certo. Dobbiamo essere pronti a fronteggiare questa opzione, predisponendo tutte le contromisure necessarie. Stiamo pagando cara una stagione di troppi no in materia energetica, e ora siamo in prevedibile affanno. Ma abbiamo messo in campo tutte le risorse e tutte le competenze per garantire la continuità industriale e per evitare razionamenti».

Il governo sta preparando un nuovo decreto da 5 miliardi. Per fare cosa esattamente?
«Daremo continuità alle politiche di sostegno a famiglie e imprese: proroga del taglio delle accise, della riduzione Iva sul gas, azzeramento degli oneri di sistema per le categorie più deboli, supporto alle imprese più energivore. Insomma continueremo a garantire sostegno al Paese, con tutti gli strumenti che saranno necessari».

C’è la possibilità che i fondi siano incrementati?
«Stiamo lavorando al testo che sarà presentato dopo l’approvazione delle risoluzioni parlamentari al Documento di economia e finanza. Il governo metterà in campo le risorse necessarie»
 

Ultimo aggiornamento: 10:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA