Troppo complesse le norme sulla tassazione degli extra profitti delle società energetiche e quelle per fissare un tetto al prezzo di gas e luce.
L’obiettivo
Nel provvedimento taglia prezzi dovrebbe trovare posto anche il meccanismo per l’utilizzo dell’extra-gettito Iva al fine di calmierare i prezzi energetici, in particolare di benzina e gasolio. Si tratta della cosiddetta “accisa mobile” già sperimentata in passato, di cui da tempo viene chiesta l’applicazione strutturale: di fatto la maggiore imposta che lo Stato incasserebbe (visto l’aumento del valore su cui è calcolata) viene destinato a tagliare temporaneamente l’accisa. In questo modo per il Bilancio dello Stato non cambia nulla ma c’è un risparmio per il consumatore: risparmio che l’esecutivo conta di quantificare in almeno 15 centesimi a litro. Siccome questa possibilità era già stata prevista con la legge finanziaria del 2007, l’intervento potrebbe scattare anche con un semplice decreto ministeriale: l’obiettivo è renderlo operativo per almeno un paio di mesi. Nel menu resta anche la conferma della rateizzazione delle bollette, già prevista da provvedimenti precedenti, che ora dovrebbe essere potenziata.
Ci vorrà più tempo invece per le misure complesse come quelle che toccano la tassazione degli extraprofitti delle imprese e l’eventuale tetto ai prezzi di gas e elettricità, capitolo quest’ultimo che è al centro dell’attenzione anche in sede europea. Ma i fronti aperti sono più di uno: i carburanti sono un problema non solo per i normali automobilisti ma anche (o soprattutto) per gli autotrasportatori, che hanno annunciato lo stop per protesta dal prossimo 4 aprile. Ci saranno misure specifiche anche su questo fronte, ha promesso la viceministra Bellanova. Il titolare dell’Agricoltura Patuanelli vorrebbe poi introdurre, a sostegno delle aziende agricole, una ristrutturazione dei loro debiti, mentre il suo collega Orlando, responsabile del Lavoro, sta studiando una forma di cassa integrazione specifica per le attività colpite dal caro energia.
Modello francese
Le preoccupazioni scatenate dalla crisi ucraina non riguardano però solo i prezzi, ma investono anche altri aspetti. Così ieri a Palazzo Chigi si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza Garofoli, e i ministri Franco, Giorgetti e Colao. Tema il golden power, la possibilità per il governo di intervenire quando attività di imprese incrociano interessi nazionali. L’idea è mettere a regime il meccanismo rafforzato - sul modello francese - che era stato adottato a seguito del Covid e che al momento è valido fino a fine anno.