Baxi, ai mille dipendenti premio di risultato di 4.500 euro e bonus acquisti di 500. Pronti a produrre la prima caldaia a idrogeno

L'azienda di via Trozzetti, nello storico sito industriale avviato nel 1925 dai Westen, nel 2022 ha fatturato 420 milioni (+20%). Le strategie per trovare il personale: ecco quali figure cerca

Mercoledì 22 Febbraio 2023 di Claudio Strati
L'entrata storica dell'azienda Baxi: l'insediamento ha quasi 100 anni

BASSANO - Il premio di risultato è stato del 110 per cento. Fatto 100 il budget messo sul tavolo, l'azienda lo ha poi arrotondato a 110, spiega la responsabile delle risorse umane Silvia Bordignon. Così ai mille dipendenti di Baxi spa nel corso del 2022 (ma anche nel 2021 è stato applicato lo steso sistema) sono andati in media oltre 4.500 euro a testa di premio. In più a fine anno hanno potuto usufruire di un bonus multiacquisto (spesa, carburante, palestra ecc.) di altri 500 euro, da spendere in una serie di negozi e esercizi convenzionati. «Il nostro welfare interno è legato da sempre alla trattativa aziendale di secondo livello - dice Bordignon - e funziona». Funziona di certo anche perché l'azienda vive un periodo di risultati piuttosto notevoli. Nel 2022, si legge in una nota della spa, il fatturato è cresciuto del  20% attestandosi a 420 milioni, con una produzione di 650 mila caldaie, il core business dell'azienda di via Trozzetti, piazzate per circa il 70% nell'export.

Lunga storia e molta modernità

Le caldaie murali di Baxi sono prodotte tra l'altro in modo green, perché grazie all’impianto fotovoltaico di 6.000 metri quadri sul tetto dello stabilimento  viene  coperto interamente il 100% del fabbisogno di energia elettrica per la produzione e si soddisfa il 25% del fabbisogno annuale dell’intero stabilimento. La tendenza aziendale è di essere molto proiettata in avanti. Dietro le spalle c'è una storia di quasi cent'anni del sito industriale, per esattezza 98: nel 1925 i Westen, dinastia di imprenditori austriaci, impiantavano proprio qua, in via Trozzetti, le Smalterie e Metallurgiche venete, azienda che per circa 50 anni ha dato lavoro ai bassanesi e nel territorio. Non c'era famiglia che non avesse almeno un dipendente alla Smalteria. Negli anni '70 la crisi, l'arrivo delle partecipazioni statali, poi il passaggio a Zanussi, poi Electrolux e quindi ai bresciani Nocivelli della Ocean. Da lì prosegue la produzione in grande stile delle piastre scaldanti lamellari in acciaio, e la conversione decisa verso le caldaie che sarà il futuro. Nel 1999 l'azienda entra nell'orbita dell'inglese Baxi Group, leader europea del settore riscaldamento, e le caldaie murali diventano il prodotto assolutamente di punta. Dieci anni dopo, l'incontro con De Dietrich Remeha e la creazione di Bdr Thermea. Oggi Baxi ha la "casa madre" in Olanda ma il suo stabilimento bassanese è considerato il più grande d'Europa destinato alla produzione di caldaie.

 

Idrogeno, fiore all'occhiello

E a proposito di caldaie il fiore all'occhiello è quella ad idrogeno. Quest'anno, annuncia l'azienda, ne verrà avviata la produzione vera e propria, mentre al momento funzionano degli impianti pilota in Olanda. Studi e ricerche sono iniziati nel 2016. Si tratta della prima caldaia domestica premiscelata a idrogeno puro prodotto tramite energia rinnovabile, senza emissioni di Co e Co2. "Risultato di anni di studi e perfezionamenti condotti nel proprio laboratorio di ricerca, la caldaia a idrogeno rappresenta una delle soluzioni Baxi per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento - si legge in una nota della spa -. L’idrogeno viene prodotto in modo sostenibile attraverso l’elettrolisi: Baxi ha attrezzato un locale esterno dedicato ad accogliere le apparecchiature necessarie per questo processo sparimentale di trasformazione di energia elettrica in idrogeno. Inoltre, l’azienda ha realizzato la prima linea in Europa per la produzione di caldaie funzionanti al 100% ad idrogeno". In sostanza si tratta della prima azienda al mondo che lo fa.

Prototipo di caldaia a idrogeno Baxi (2022). Archivio Gazzettino

 

Cercasi personale: le strategie

Anche per un'azienda così proiettata in avanti però la ricerca del personale non è facile. In una decina d'anni è cambiato il mondo, spiega Silvia Bordignon: «Bastava proporre un'offerta di lavoro, i candidati arrivavano. Oggi non è più solo la proposta economica che conta, occorre utilizzare diversi strumenti, variabili e obiettivi. Le persone chiedono di essere gestite con obiettivi, risultati, di essere  responsabilizzate, di essere continuamente formate. Cercano un ambiente in cui non solo ci sia un management che decide, ma nel quale possano essere coinvolte. Il wellbeing, il benessere aziendale, passa anche attraverso le relazioni, l'inclusività o la gender equity. «Ad esempio per l'8 marzo abbiamo spesso organizzato incontri, ovviamente aperti anche ai maschi, nei quali una testimonial, ad esempio una nostra responsabile di settore, ha raccontato come è arrivata dove è, sia sotto il motivo professionale che personale.

Spesso in azienda organizziamo altri momenti di conoscenza su temi motivazionali, generazionali, o con dei project work che assegniamo di dipendenti e alle loro idee, perché facciano delle proposte che poi vengono inglobate nella vita aziendale».

Ecco di quali figure ha bisogno Baxi

«Oggi è la Baxi ad andare nelle scuole e in altri contesti a fare orientamento e a presentarsi, a proporre degli stage - prosegue Bordignon -. Il tema della transizione energetica, in cui l'azienda è impegnata a fondo, è spendibile con le nuove generazioni, al quale sono molto interessate. Presentiamo la nostra filosofia, che si fonda su valori e principi ispiratori che guidano il lavoro quotidiano: in sintesi, attenzione al cliente, fare squadra e futuro sostenibile. Elementi fondanti di un percorso condiviso con tutti i nostri interlocutori verso la transizione energetica».

Ma quali sono le posizioni attualmente scoperte e che l'azienda sta cercando? In testa ci sono un application engineer e altri ingegneri da inserire nel settore ricerca e sviluppo in ambito di progettazione, sia di laboratorio, sia elettronica. Quindi un analista funzionale Sap Fi-Co (a supporto dei processi di contabilità e controllo di gestione). Poi ecco un operaio addetto al magazzino, e un addetto all'assemblaggio, entrambi per picco di lavoro; uno specialista della supply chain; un tecnico commerciale post vendita per le aree Triveneto e Sud Italia, un tecnico post vendita per le pompe di calore, tecnici di assistenza per impianti riscaldamento e climatizzazione zone Verona, Castelfranco Veneto, province di Milano e Varese, Mirandola in Emilia Romagna. Poi vengono le offerte di tirocinio formativo: uno in amministrazione, contabilità, tesoreria, un altro in controllo di gestione, altri per impiegato/a back office e service support, e infine uno per product management in ingegnerie energetica (energetic engineer).

Reparto produttivo alla Baxi. Archivio Gazzettino

 

La ex Smalteria ha festeggiato i 90 anni

Welfare d'impresa, nel Bassanese molte adesioni

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 21:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci