Il 2022 è stato un anno complesso, eppure da gennaio Banca Mediolanum ha maturato ormai stabilmente i requisiti patrimoniali per entrare nel novero delle banche significative in Europa: da inizio anno, quindi, Banca Mediolanum è soggetto vigilato direttamente dalla Banca centrale europea. Il 16 dicembre scorso, inoltre, la Bce ha reso noti i requisiti minimi di capitalizzazione, ebbene i coefficienti patrimoniali della banca guidata da Massimo Doris risultano abbondantemente superiori a quei requisiti, un indubbio segnale della solidità del gruppo. Basti dire al 30 settembre il Total Capital Ratio era pari al 20,73% a fronte del 13% chiesto dalla Bce. Ciò spiega perché Banca Mediolanum continua ad attrarre nuovi clienti. Giusto per avere dei numeri, a fine novembre i clienti del gruppo (sia in Italia che in Spagna) avevano raggiunto quota 1.679.500, ovvero 155.100 clienti in più in 11 mesi. Dice Gianluca Bosisio, direttore generale di Banca Mediolanum: «Grande soddisfazione per i risultati del 2022.
Aggiunge Bosisio che si tratta di risultati arrivati in un anno complesso per diversi motivi, non ultimo per la perdita del fondatore Ennio Doris. «Nonostante questo - spiega il dg di Banca Mediolanum - i valori dell’istituto e la comunione di intenti tra family banker e professionisti di sede hanno permesso di gestire brillantemente il momento, con la fiducia dei nostri clienti, la cui soddisfazione ha decretato Mediolanum la banca più consigliata dai propri clienti». Sempre a fine novembre sono stati erogati 3,58 miliardi di finanziamenti, superando il record dell’anno scorso e la raccolta di premi in polizze protezione si è attestata a 165 milioni. Guardando ai dati Assoreti, Banca Mediolanum rappresenta da sola il 98% dei premi assicurativi e l’80% dei prestiti personali.
L. Ram.