PA, assunzioni nel ministero per l'Innovazione: ecco i nuovi lavori digitali per cui arrivano 10 curriculum all'ora

Sabato 4 Settembre 2021
PA, assunzioni nel ministero per l'Innovazione: ecco i nuovi lavori digitali

C'è il data scientist e c'è lo UI/UX Designer. Eccoli i nuovi lavori legati alla digitalizzazione e al PNRR. Sono queste le prossime assunzioni che faranno al Ministero per l'Innovazione e la Transizione digitale, quello guidato da Vittorio Colao

Cos'è un UX designer? È il responsabile per la concettualizzazione, il design e il miglioramento continuo delle interfacce utente per le applicazioni mobile e web realizzate dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dalle Pubbliche Amministrazioni. 

Tra le altre figure ricercate ci sono esperti di privacy, un product owner, un consigliere giuridico e affari legali e un esperto di innovazione per le imprese ad alto contenuto tecnologico. 

«Il tema che sta molto a cuore a me è come la tecnologia e la digitalizzazione possono essere il vettore di crescita, ma soprattutto un'opportunità per ricreare più coesione sociale e ricreare un orgoglio europeo.

Le quote dedicate al digitale possono contribuire a un cambiamento di percezione e auto percezione dell'Europa», investire sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, sul cloud, sulla sanità «non solo può migliorare la vita dei cittadini, ma anche dare una maggiore autonomia tecnologica dell'Europa» e quindi «ricco di opportunità di lavoro». Lo ha detto il ministro Vittorio Colao, a margine del forum Ambrosetti in corso a Cernobbio.

Colao si dice soddisfatto di quanto realizzato in questi primi mesi di lavoro, ma non si sbilancia sulle gare e su quanto verrà svelato martedì nella conferenza stampa con l'Agenzia sulla cyber security. «Una cosa che mi fa contento è che stiamo ricevendo dieci curriculum all'ora» il che vuol dire che «sono tante e tanti gli esperti che hanno piacere di dedicare la loro competenza e la loro vita alla digitalizzazione dell'Italia che credo sia entusiasmante».

«Non digitalizzeremo la sanità italiana in un anno, ma bisogna avere una visione e un'architettura e poi cominciare ad avere persone per farlo, assumeremo un certo numero di persone, negozieremo una serie di contratti però dobbiamo partire, proprio perché i processi sono lunghi», ha concluso Colao.

Gli obiettivi fissati nel piano del ministero "Italia digitale 2026" sono questi:

1. Diffondere l’identità digitale, assicurando che venga utilizzata dal 70% della popolazione;
2. Colmare il gap di competenze digitali, con almeno il 70% della popolazione che sia digitalmente abile;
3. Portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud;
4. Raggiungere almeno l’80% dei servizi pubblici essenziali erogati online;
5. Raggiungere, in collaborazione con il Mise, il 100% delle famiglie e delle imprese italiane con reti a banda ultra-larga.

Ultimo aggiornamento: 14:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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