Industria, bar e ristoranti: attese 504mila assunzioni, entro marzo in vista un aumento del 13%

Per le elaborazioni Anpal-Unioncamere, in crescita il numero di occupati nel Paese

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Michele Di Branco
Industria, bar e ristoranti: attese 504mila assunzioni, entro marzo in vista un aumento del 13%

Aziende a caccia di lavoratori. Dagli uffici alle fabbriche passando per i campi, gli imprenditori ricominciano ad assumere. E ora sono attese, secondo le elaborazioni Anpal-Unioncamere, tra gennaio e marzo 2023, 504 mila assunzioni. La macchina delle vacanze, ad esempio, è in pieno fermento. Secondo i calcoli della Federazione nazionale balneari, nel corso del semestre che va da Pasqua ad ottobre, l’industria della spiaggia (150mila stabilimenti, di cui il 10 per cento solo sulla riviera romagnola) recluterà 50 mila addetti in più rispetto alla scorsa stagione, con un aumento del 20 per cento.

Bagnini, magazzinieri, manutentori, camerieri, cuochi, istruttori sportivi: c’è posto per tutti quelli che hanno voglia di darsi da fare. E, a quanto pare, la stretta operata dal governo sul reddito di cittadinanza renderà meno complesse le ricerche. 

IL TURISMO

«È chiaro che le novità introdotte sul reddito semplificano la vita alle imprese che puntano ad assumere in quanto modificano i rapporti tra domanda e offerta», spiega il presidente Fiba, Maurizio Rustignoli. E che sia in atto una ripresa delle assunzioni lo confermano anche gli albergatori. «Se non accadono elementi nuovi: una impennata Covid, un decollo senza controllo dell’energia e una deflagrazione più estesa del conflitto ucraino - esemplifica Alessandro Nucara, dg di Federalberghi - pensiamo che l’occupazione nel settore alberghiero tornerà ai livelli pre-pandemia quest’anno. Vale a dire 350 mila occupati. Questo vorrebbe dire una crescita di 35 mila posti per un aumento del 10 per cento». Con la stretta al reddito di cittadinanza potrebbero tornare nei campi questa estate 100 mila lavoratori stagionali, quelli che mancavano l’anno scorso. 

NEI CAMPI

In agricoltura la carenza di manodopera ha raggiunto in questi ultimi anni la soglia del 30 per cento e il sussidio chiaramente non ha aiutato. Adesso però la situazione sta per cambiare. Il perché lo spiega il responsabile Lavoro di Coldiretti, Romano Magrini: «Sono stati introdotti in legge di Bilancio una serie di strumenti proprio per contrastare l’effetto negativo del sussidio sulle dinamiche occupazionali in agricoltura, penso per esempio alla possibilità di accettare contratti stagionali per 45 giorni senza rischiare di dover rinunciare all’assegno. Buone notizie anche dal fronte della ristorazione. Secondo le previsioni della Fipe, nei primi tre mesi dell’anno sono previste 180 mila assunzioni. 

L’INDUSTRIA

Allargando il campo di osservazione, appare evidente che l’Italia si sta rimettendo in moto su più fronti dal punto di vista dell’offerta occupazionale. Tra gennaio e marzo 2023 sono attese 504 mila assunzioni, con un aumento del 12,9 rispetto al 2022 e del 14% rispetto al 2019. In particolare a febbraio sono in programma  174 mila assunzioni nell’industria, 51 mila nelle costruzioni, 34 mila assunzioni nelle imprese della meccatronica, 27 mila assunzioni nella meccanica e metallurgia, 330 mila lavoratori nei settori dei servizi, di cui 64 mila nei servizi alle persone, 60 mila nel commercio e 58 mila nel turismo. Le figure più appetite sono dirigenti (66,1%), operai specializzati (61,9%), tecnici (51,6%), conduttori di impianti (49%), professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione (47,5%), professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (41%). La suddivisione delle possibili assunzioni per aree geografiche vede come di consueto il Nord in prima posizione e in particolare nella graduatoria regionale si distinguono Lombardia (121 mila), Veneto (51 mila) e Lazio (50 mila).

SPIAGGE

Caccia a 50mila balneari in più

Caccia grossa ai balneari. Dopo tre stagioni segnate dall’incertezza, le prenotazioni per le vacanze estive 2023 registrano una crescita del 43 per cento. E così, secondo le previsioni della Federazione nazionale balneari, da Pasqua ad ottobre, l’industria della spiaggia assumerà 50 mila addetti in più rispetto alla scorsa stagione, con un aumento del 20 per cento. Fortissima, in particolare, la domanda di bagnini e operai manutentori per le spiagge.

ALBERGHI

Tra hotel e b&b 35mila operatori

Federalberghi prevede che, in assenza di eventi avversi, l’occupazione nel settore tornerà ai livelli pre-pandemia quest’anno. Vale a dire 350 mila occupati. Questo vorrebbe dire una crescita di 35 mila posti con un incremento del 10 per cento. Certo, pesa la defezione dei turisti russi e, in parte, dei cinesi. Ma a quanto pare il turismo interno tira e, dopo lo stop forzato per il Covid, è ripartito il ghiotto mercato alberghiero legato alla convegnistica. 

AGRICOLTURA

100mila richieste per la raccolta

Dopo la crisi, entro giugno i campi potrebbero tornare a riempirsi di lavoratori. Secondo Confagricoltura ci saranno 100 mila assunzioni la prossima estate. Nel settore la carenza di manodopera ha raggiunto in questi ultimi anni la soglia del 30 per cento e il Reddito di cittadinanza non ha aiutato. Adesso però la situazione è cambiata in quanto è stata introdotti in legge di Bilancio una serie di strumenti proprio per contrastare l’effetto negativo del sussidio.

INDUSTRIA

Farmaceutici cercansi

Soltanto nel mese di febbraio, l’industria italiana dovrebbe coprire un fabbisogno di 100 mila addetti. Tra le figure più ricercate si distinguono gli operai specializzati (+20 mila assunzioni rispetto allo scorso anno); conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili (+15 mila); tecnici (+5 mila). Per quest’anno è inoltre attesa una forte spinta alle assunzioni nel settore della farmaceutica, una richiesta legata alle patologie che si sono sviluppate dopo il Covid.

TERZIARIO

Manca il 15% di candidati

Per quanto riguarda le diverse aree aziendali, nel corso del 2023 le aziende prevedono di fare queste assunzioni: area direzione e servizi generali (65 mila ingressi); area amministrativa: (66 mila); aree tecniche della  progettazione (237 mila); area produzione e servizi (579 mila); aree commerciali e vendite (253 mila); logistica (199 mila). Nel Terziario resta invece un problema generalizzato di deficit pari al 15% di domanda inferiore ai posti disponibili. 

RISTORANTI

Boom di annunci, l'80% per cuochi

Il settore della ristorazione si sta rianimando. I dati della Fipe mostrano a gennaio 57 mila proposte di lavoro, di cui 44 mila solo per cuochi, camerieri, lavapiatti e altre professionalità del comparto. L’associazione prevede, nel corso del primo trimestre dell’anno, 184 mila assunzioni. «Stiamo ripartendo ma non siamo ancora ai livelli occupazionali del 2019», spiega Silvio Moretti, direttore area lavoro di Fipe. L’estate però promette bene.

Ultimo aggiornamento: 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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