Assegno unico, oggi scade il termine per ricevere i soldi a marzo: ecco come richiederlo

Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda

Lunedì 28 Febbraio 2022 di Mario Landi
Assegno unico, oggi scade il termine pe ricevere i soldi a marzo: ecco come richiederlo

Scade oggi il termine per le famiglie che potranno ricevere l'assegno unico già dal 15 marzo. Chi presenterà la domanda entro il 28 febbraio potrà infatti ricevere l'assegno a partire dalla seconda metà del mese di marzo. L’Assegno Unico e Universale è versato per un anno a partire da marzo 2022, fino a febbraio 2023. Presentando la domanda entro il 30 giugno l’assegno è riconosciuto comunque a partire da marzo. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda. Chi percepisce il reddito di cittadinanza, invece, non deve presentare la domanda: l’assegno è versato in automatico sulla carta RdC. 

Ad oggi, su una platea stimabile in 7 milioni (per 11 milioni di figli), sono circa 3 milioni le famiglie che non hanno ancora fatto richiesta. «Dal 15 marzo, le prime 3-3,5 milioni di famiglie italiane riceveranno l' assegno unico universale - ha dichiarato nei giorni scorsi  la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti all'assemblea di Iv - Poi magari aumenteranno, arrivando fino a giugno si hanno comunque gli arretrati a partire da marzo».

Assegno unico, come richiederlo

Per capire come avanzare la richiesta - spiega inoltre l'Inps - è operativo il sito www.assegnounicoitalia.it dove potranno essere reperite tutte le informazioni sul nuovo strumento. Chi presenterà la domanda entro il 28 febbraio potrà ricevere l'assegno già a partire dalla seconda metà del mese di marzo. Resta fermo che per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Mentre per quelle presentate dopo tale data, l' assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda. A partire dal mese di marzo, in attuazione della normativa, cesseranno le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative. L'assegno unico sostituisce tutte le altre prestazioni e sarà erogato da Inps sull'iban indicato dal richiedente. Per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza l' assegno verrà versato in automatico sulla carta RdC, senza bisogno di inoltrare alcuna domanda.

Cambia la busta paga

Cambia dunque la busta paga e i sostituti d'imposta, i datori di lavoro, dovranno rifare i conti con le nuove aliquote e bunus Irpef. Le novità hanno richiesto un pò di tempo per essere 'digeritè quindi, come annunciato dall'Agenzia delle Entrate in una circolare dei giorni scorsi, si prevede un periodo di 'rodaggiò fino ad aprile. Oltre alle nuove aliquote cambia anche il bonus di 100 euro (il 'vecchiò bonus da 80 euro Renzi poi arrivato a 100 euro) che viene pagato in automatico ai lavoratori sotto i 15mila euro di reddito. Restano comunque le detrazioni per i coniugi a carico e quelle per le spese dei figli oltre i 21 anni. Per quanto riguarda le nuove aliquote introdotte con la manovra 2022 l'imposta (lorda) è stata così modificata: fino a 15.000 euro, 23 per cento; oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25 per cento; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento; oltre 50.000 euro, 43 per cento. Si passa dal 27% al 25% per la seconda aliquota, dal 38% al 35% per la terza. I redditi sopra i 50mila euro vengono tassati al 43%, con la soppressione dell'aliquota del 41%.

Ultimo aggiornamento: 21:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA