Quanto spetta a chi deve percepire l'assegno unico di giugno? E quando arrivano i pagamenti? Con il conguaglio, molti beneficiari hanno dovuto attendere a lungo per veder arrivare l'incentivo.
Assegno unico più ricco, conguaglio da 272 euro per oltre 500mila nuclei familiari
I pagamenti quando arrivano
Dopo le recenti modifiche, l’Assegno unico di giugno viene pagato in due date. La prima tra il decimo e il ventesimo giorno del mese (ma solo per chi non ha subito variazioni rispetto al mese precedente). Mentre la seconda tra il ventesimo e il trentesimo, per chi ha visto variare la propria situazione familiare. Anche se, per questo mese, l'assegno unico (di maggio) è arrivato perfino il 1 giugno, per via del conguaglio. C'è poi da notare che tra il 5 e 6 giugno potrebbero arrivare gli arretrati dell'ultimo mese.
Quanto spetta
L’importo dell'incentivo è variabile. Viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Esaminiamo le varie fasce:
- Per ciascun figlio minorenne l'importo va da 189,20 euro a 54,05 euro al mese, che spetta nella misura piena di 189,20 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro.
- Per livelli di ISEE superiori si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 69,7 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro.
- Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 54,1 euro. Per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni l'importo va da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. Che spetta in misura piena di 91,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro.
- Per livelli di ISEE superiori si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 34,6 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro.
- Mentre per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 27 euro.
I conguagli
Nella circolare numero 1947 del 26 maggio scorso, l'Inps ha spiegato quali situazioni possono portare al ricalcolo dell’Assegno unico. Tra cui:
- liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza, sulla base del valore dell’Isee presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio;
- eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;
- maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, tenuto conto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita (per coloro che non le hanno già ricevute con il conguaglio di febbraio);
- importi liquidati sulla base di valori di Isee del nucleo familiare, poi dichiarati discordanti dalla struttura Inps territorialmente competente a seguito di accertamenti effettuati sulla veridicità dei dati dichiarati;
- conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell’Isee 2022, eventualmente effettuate dai centri di assistenza fiscale (Caf) successivamente al 31 dicembre 2022;
- rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili introdotte dal decreto-legge del 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122;
- ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo;
- ricalcolo degli importi dell’Assegno unico per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (RdC) con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo Isee del minore, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021;
- importi riconosciuti con riferimento alle domande di Assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con Isee presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo (50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni).
Come calcolare
L'importo e lo stato del pagamento si possono controllare dall’applicazione Inps mobile. Basta accedere alla sezione "tutti i pagamenti", oppure direttamente dall’area personale MyInps del sito dell’Istituto dove nella sezione “pagamenti” si può cliccare su “prestazioni”. E a quel punto si può scoprire quanto spetta (e se ci sarà o meno un aumento). In alternativa, dall’area personale MyInps basta accedere al servizio “Assegno unico per figli a carico”.
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