Assegno unico, pagamenti marzo, soglie Isee, aumenti, rinnovo, come fare domanda: la guida completa

L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’Isee in corso di validità

Martedì 14 Marzo 2023 di Mario Landi
Assegno unico, pagamenti marzo, soglie Isee, aumenti, rinnovo, come fare domanda: la guida completa

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di euro 40mila.

Come funziona e soglie Isee

L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata tenendo conto dell’Isee in corso di validità. Pertanto, alle famiglie che al momento della domanda siano in possesso di Isee in corso di validità, l’assegno è corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla corrispondente fascia di Isee. Le medesime maggiorazioni sono comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva con tutti gli arretrati, anche a coloro che al momento della presentazione della domanda non siano in possesso di Isee, ma per le quali l’Isee sia successivamente attestato entro il 30 giugno.

L’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di Isee ovvero con Isee superiore alla soglia di euro 40mila. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’Assegno previsti dalla normativa.

Si ricorda che per la presentazione della DSU per ottenere Isee, è possibile recarsi presso uno degli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (CAF), ovvero online sul sito internet dell’Inps mediante credenziali SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi, scegliendo l’Isee in modalità ordinaria o precompilata. In tale ultimo caso, l’Isee è normalmente disponibile entro poche ore dalla richiesta.

Attualmente l’assegno base per il figlio minorenne è di 175 euro al mese, riconosciuto ai nuclei con Isee non superiore a 15 mila euro. Al di sopra di questa soglia l’importo decresce gradualmente di 0,5 euro al crescere di 100 euro del valore dell’indicatore. Così a 20 mila euro se ne prendono 150 e così via, fino ad arrivare ai 40 mila euro di Isee: oltre questo valore (e in ogni caso per i nuclei che non presentano la relativa dichiarazione) l’importo erogato resta fisso a 50 euro. Come accennato, in base alla legge che ha istituito l’assegno la rivalutazione riguarderà sia la somma riconosciuta che le soglie. Dunque si avrà diritto a poco più di 189 euro fino a 16.215 euro di Isee, mentre il tetto massimo salirà a 43.240 euro, con un Auu di circa 54 euro. Questo meccanismo però garantirà in molti casi un adeguamento superiore all’8,1 per cento: perché l’Isee è calcolato rispetto alla situazione di due anni prima ed è improbabile che tra 2020 e 2021 sia lievitato allo stesso ritmo dell’inflazione 2022, tanto più che oltre al reddito comprende una componente patrimoniale. Così ad esempio un nucleo con un solo figlio minorenne che aveva un indicatore appena al di sotto dei 25 mila euro ne prendeva finora 125 ogni mese. Se l’Isee rimane costante a questo valore la nostra famiglia si posizionerà più in basso nella tabella andando a percepire quasi 145 euro mensili, con un incremento effettivo vicino al 16%. Ma anche se l’Isee fosse aumentato del 4 per cento a quota 26 mila euro, ne spetterebbero comunque 140, quindi più dei 135 corrispondenti alla sola rivalutazione della vecchia somma. Lo stesso vale naturalmente per gli importi relativi ai figli maggiorenni o a quelli potenziati per le varie situazioni soggettive, a partire dalla disabilità. E a proposito di disabili, sempre con la legge di Bilancio sono state rese permanenti le specifiche maggiorazioni per i nuclei con persone in questa condizione, precedentemente valide solo per il 2022. 

Quando arrivano i pagamenti di marzo

Attesi i pagamenti dell'Assegno unico di marzo 2023, che avverrà in due tranche distinte: la prima entro il 15 marzo arriverà direttamente sul conto bancario per coloro che ne hanno diritto senza altri vincoli. Scatta invece
dal 27 marzo, sotto forma di integrazione, il pagamento sulla carta Rdc destinata ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

 

Gli arretrati

Arrivano gli arretrati dell'Inps. In questi giorni i beneficiari del sussidio stanno ricevendo i pagamenti riferiti al conguaglio delle maggiorazioni spettanti relative al mese di gennaio. L'importo è diverso dalla cifra mensile e dipende dalle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2023. Si tratta della rivalutazione inserita sulla base dell’inflazione e delle maggiorazioni per famiglie numerose. A gennaio infatti non sono stati adeguati in tempo i versamenti con gli aumenti decretati per il 2023, motivo per cui le famiglie hanno ricevuto un assegno unico uguale a quello del 2022.

Gli aumenti

L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’Isee​eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.

In particolare, è prevista: una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con Isee​fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee​ o con Isee​ pari o superiore a 40mila euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità; una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.

Come controllare i pagamenti 

Per tutto coloro che hanno diritto all'Assegno unico è possibile controllare l'avvenuto ricevimento del pagamento mensile.  È sufficiente accedere alla sezione personale «Fascicolo previdenziale del cittadino» sul portale dell'Inps e successivamente cliccare sulla voce «Prestazione», poi sulla voce «Pagamenti» selezionando l'anno in corso.

Come ottenerlo

L’assegno unico viene erogato dall’Inps attraverso le seguenti modalità: conto corrente bancario; conto corrente postale;ncarta di credito o di debito dotata di codice IBAN; libretto di risparmio dotato di codice IBAN;
accredito sulla carta per i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza; in contanti presso uno degli sportelli postali del territorio italiano; accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN), aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area).

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci