Assegno unico figli 2021, record di domande: in tre giorni quasi 90 mila

Sabato 3 Luglio 2021 di Roberta Amoruso
Assegno Unico figli 2021, record di domande: in tre giorni quasi 90 mila

La meta è ancora lontana: l’obiettivo, stando alle stime dell’Istat, è raggiungere circa un milione e mezzo di famiglie finora totalmente escluse dagli assegni familiari. Ma in soli tre giorni dall’avvio le richieste all’Inps per l’assegno temporaneo per i figli minori sono già arrivate quasi a sfiorare quota 90 mila.

A metà giornata ieri, il contatore aveva superato la soglia delle 88.000 richieste, pari a quasi 150.000 minori. E oltre l’85% è arrivato dritto con la procedura online.

Si tratta dell’assegno ponte studiato dal governo in attesa dell’assegno unico che sarà operativo dal 2022 per sostenere le famiglie più bisognose. A fornire tutti i dettagli in commissione Lavoro del Senato era stato a fine giugno il presidente dell’Istituto Gian Carlo Blangiardo. Le stime mostrano che il 5,5% delle famiglie italiane può beneficiare dell’assegno temporaneo e il 15,8% della maggiorazione degli assegni familiari. La partenza sprint è la prova di quanto sta funzionando la procedura semplificata avviato per assicurarsi subito l’assegno ponte. Ma in realtà non c’è tutta questa fretta. Le domande scattate il primo luglio potranno essere inoltrate fino al 30 settembre per chi vuole sfruttare a pieno il diritto al riconoscimento degli arretrati a partire dal 1 luglio. Chi presenterà la domanda dopo il 30 settembre, e comunque entro il 31 dicembre 2021, riceverà invece gli importi cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda. 

I beneficiare dell’assegno a partire da luglio sono, disoccupati e lavoratori autonomi, cioè coloro che, ad oggi, non accedono agli assegni familiari, come i coltivatori diretti, coloni e mezzadri e i titolari di pensione da lavoro autonomi. E l’importo medio nel secondo semestre 2021 sarà di 962 euro per nucleo secondo l’Istat. Nel frattempo, in questa fase di passaggio, le attuali detrazioni fiscali rimarranno in vigore, per poi essere sostituite, a gennaio, dall’assegno unico universale.

Assegno unico, come richiderlo

Per fare richiesta è necessario avere la cittadinanza italiana, o essere cittadini di un altro Stato dell’Unione Europea con diritto di soggiorno o di soggiorno permanente, oppure essere un familiare di un titolare di questi diritti. La misura è estesa anche a coloro che, pur non essendo cittadini di una Stato membro, hanno un permesso di soggiorno UE per soggiornanti, o per lavoro o per ricerca. Per ottenere il contributo bisogna però aver risieduto in Italia per almeno due anni, anche se non continuativi e durante l’erogazione dell’assegno bisogna essere residenti e domiciliati sul territorio italiano. È richiesto anche l’aver avuto un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato per almeno due anni. 

L’assegno spetta a tutte le famiglie con figli a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 18 anni. E viene erogato per figli a carico fino ai 21 anni di età, ma con importo ridotto se i figli studiano, stanno compiendo attività di formazione o tirocinio, se stanno partecipando al Servizio civile universale o se stanno svolgendo un lavoro a basso reddito. In questi casi l’importo può essere erogato direttamente al figlio, se questi lo richiede. Il contributo è riconosciuto a entrambi i genitori nella misura di metà per ciascuno.

LE PROCEDURE 

La domanda può essere presentata utilizzando il servizio online predisposto tramite lo Spid, la Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), la Carta nazionale dei servizi (CNS) e Pin Inps rilasciato entro il 1° ottobre 2020, Contact Center Integrato, o Enti di Patronato.

La procedura è estremamente semplificata: basta inserire codice fiscale dei figli minori e l’Iban su cui accreditare le somme, oltre ad avere un Isee in corso di validità (che non deve essere allegato). La quota viene invece pagata d’ufficio, senza la necessaria domanda, a chi percepisce già il Reddito di Cittadinanza. Chi, invece, già beneficia di assegno al nucleo familiare (ANF), avrà diritto a una maggiorazione di 37,5 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a due figli, e di 55 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli. L’assegno medio di maggiorazione è stimato intorno ai 377 euro a famiglia. 
 

Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 15:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA