Assegno unico, gli aumenti e la sorpresa (negativa) a marzo: l'Isee aggiornato e gli arretrati, la guida completa

I pagamenti di marzo arrivano il 18, 19 e 20 marzo. Ma molti rischiano di trovare una sorpresa negativa

Mercoledì 6 Marzo 2024
Assegno unico, gli aumenti e la sorpresa a marzo: l'Isee aggiornato e gli arretrati, la guida completa

La quasi totalità delle famiglie che percepisce l'assegno unico e universale per i figli a carico (92,3%) ottiene dalle modifiche entrate in vigore nel 2023, incluso l'aggiornamento automatico al costo della vita di soglie e importi, un aumento medio, rispetto all'assegno ricevuto nel corso del 2022, di 719 euro annui.

Le perdite

Dal punto di vista distributivo, sono le famiglie che appartengono ai due quinti più poveri quelle che sperimentano un maggiore aumento relativo (una variazione sul reddito familiare rispettivamente del 3,6% e del 2,2%). È quanto rileva l'Istat precisando inoltre che una quota contenuta di famiglie (7,7% delle famiglie destinatarie dell' assegno) sperimenta, invece, un peggioramento dei redditi rispetto al 2022.

Tale perdita - si spiega - è riconducibile sia alla riduzione delle compensazioni temporanee per l'assegno unico ai 2/3 dell'importo, sia al fatto che nel 2022 erano ancora in vigore, seppure solo per i primi due mesi, le detrazioni per i figli a carico, l'assegno al nucleo familiare e l'assegno temporaneo, misure che nel loro insieme riguardavano una più ampia platea di famiglie.

La sorpresa nei pagamenti di marzo

I pagamenti di marzo arrivano il 18, 19 e 20 marzo. Ma molti rischiano di trovare una sorpresa negativa. Ossia di ricevere l'importo minimo (pari a 57 euro, ossia quello che si riceve con un Isee superiore ai 45.574,96 euro). Chi? Tutti quelli che non hanno presentato l'Isee aggiornato. La finestra per evitare il tagli nella mensilità di marzo si chiudeva infatti il 29 febbraio. a chi non abbia fatto in tempo ha tempo per recuperare. Ecco come.

Assegno unico e Isee

Come ogni anno è necessario presentare l'Isee aggiornato entro fine febbraio per continuare a ricevere il dovuto in base alla propria situazione reddituale.

L'Isee 2023, l'indicatore della situazione economica equivalente, è scaduto a fine dicembre. Chi beneficia di prestazioni ad esso collegate sono quindi tenuti a comunicarlo aggiornato con i valori del 2024.

Dall'anno scorso è attiva la funzione di rinnovo automatico della domanda per chi già beneficia dell'assegno unico. Viene erogato in automatico a tutti coloro che già ne beneficiano. Insomma, non serve una nuova domanda. Ma si è tenuti a comunicare all’Inps eventuali variazioni, tramite la presentazione di una Dsu aggiornata.

Come ricevere gli arretrati

C'è però una finestra suppletiva per mettersi "in regola". Qualora la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica sia presentata entro il 30 giugno 2024, infatti, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire da quelli del mese di marzo 2024. Con i dovuti arretrati.

Come aggiornare l'Isee

Per aggiornare il proprio Isee occorre compilare un format sul sito dell’Inps (qui l'indirizzo), oppure recarsi nelle sedi territoriali Inps o a un CAF convenzionato. Per la procedura online, l'accesso al portale avviene attraverso le proprie credenziali (SPID, CIE e CNS) e compliando la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).

L’Istituto dà anche la possibilità di utilizzare il modulo precompilato per l’ISEE disponibile sul sito web al servizio “Isee precompilato” che contiene i dati autodichiarati dall’utente e quelli precompilati forniti dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate.

I nuovi importi e le maggiorazioni

Intato comunque, già dal mese di febbraio, i beneficiari ricevono un importo maggiorato con la rivalutazione. Gli importi nel 2024 vanno da un minimo di 57 euro (per un figlio) per chi ha un Isee oltre 45.574,96 (o non presenta l'Isee) a un massimo di 199,4 euro per redditi fino a 17.090,61. Nel Pdf seguente, tutti gli importi in base all'Isee del beneficiario e le varie maggiorazioni previste.

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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