Ita-Alitalia, 700 milioni per i voli e il marchio ma anche Ryanair vuole il brand AZ

Domenica 18 Luglio 2021 di Umberto Mancini
Ita-Alitalia, 700 milioni per i voli e il marchio ma anche Ryanair vuole il brand AZ

Tutto pronto per l’aumento di capitale di Ita da 700 milioni. Nelle prossime ore il cda presieduto da Alfredo Altavilla darà il via libera alla maxi-operazione finalizzata ad acquistare gli asset di Alitalia, facendo marciare così il piano industriale ideato e messo a punto dall’ad Fabio Lazzerini.

Si tratta di un passo decisivo per il decollo della nuova compagnia che ha incassato giovedì l’ok formale di Bruxelles e ora deve correre veloce per alzare i carrelli il 15 ottobre. 

 

Alitalia, la road map verso Ita

La road map immaginata da Lazzerini, d’intesa ovviamente con il Tesoro e Palazzo Chigi, è stringente. E prevede che l’assemblea di Ita, in via di convocazione, dia disco verde al rafforzamento patrimoniale al massimo entro il fine settimana. L’adempimento formale consentirà di avere le munizioni finanziarie per avviare la trattativa diretta con l’amministrazione straordinaria di Alitalia per l’acquisto del ramo volo (piloti, assistenti di volo e una parte degli aerei). I commissari - come scritto nel decreto approvato dal governo - devono rispondere in tempi rapidissimi alle richieste di Ita, al massimo in tre giorni, per consentire alla società di strutturarsi e organizzarsi in maniera stabile. E ottenere, tra l’altro, i certificati di volo dall’Enac per iniziare l’attività. In una prima fase, come noto, gli aerei saranno 52 aerei con 2.800 dipendenti. Già il prossimo anno la newco conta però di arrivare, sempre nel ramo aviation, a 5.750 dipendenti, tra piloti e assistenti di volo.

 

 

Non è ancora chiaro quanto Ita spenderà per acquisire il ramo volo, almeno in questa prima sessione estiva. Alcune stime, peraltro non ufficiali, parlano di circa 400-450 milioni. Ma anche qui molto dipenderà dalle indicazioni che arriveranno dal Tesoro che, in queste ore, sta aumentando il pressing sui commissari straordinari che hanno di fronte una lunga estate di lavoro.

Per la verità, sempre secondo indiscrezioni che arrivano dai sindacati dei piloti, l’amministrazione straordinaria sarebbe in ritardo sul fronte del bando di gara per cedere il brand Alitalia. Bando che dovrebbe scattare ad ore e che invece non sarebbe ancora pronto per motivi tecnici. Si vocifera anche di una lettera o di una richiesta formale che i commissari avrebbero inviato ad Ita per chiedere ulteriori garanzie sull’acquisto degli aerei e quindi sulla volontà di acquisire il marchio tricolore, legando la definizione del prezzo alle due operazioni. Scontate le rassicurazioni e l’invito a procedere spediti. 

Il valore del brand Alitalia oscilla - secondo gli analisti - tra 100 e 115 milioni di euro ed Ita farà di tutto per arrivare prima al traguardo. «Ci hanno vietato di comprare il marchio Alitalia, sic et simpliciter - ha detto proprio l’altro ieri Lazzerini - e questa era una delle condizioni della Ue, non è detto che sarà nostro, ma faremo di tutto per prendere il marchio. È un pezzo di storia con i colori della bandiera italiana che non vogliamo perdere». 

Sotto traccia proprio Ryanair, la low cost più forte sul mercato italiano, ci starebbe facendo un pensierino, se non altro per far alzare il prezzo. La compagnia irlandese è interessata a comprare proprio gli slot lasciati liberi a Fiumicino e a Linate da Alitalia e che Ita non può utilizzare dopo l’accordo con la commissione Ue. E questo proprio nella logica della discontinuità voluta dalla commissaria Vestager che, inevitabilmente, favorisce i concorrenti del vettore italiano. 

Parallelamente Lazzerini sta accelerando le interlocuzioni sia con Lufthansa, che fa parte di Star Alliance, sia con Delta-Air France-Klm-Virgin di Sky Team. L’obiettivo della nuova compagnia di bandiera è chiudere entro l’estate un’intesa di partnership industriale e commerciale.
 

Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA