Ita-Lufthansa, ecco l'accordo: cosa cambia per passeggeri, biglietti e personale con l'ingresso dei tedeschi nella compagnia di bandiera

Dopo mesi di lavoro è stato confermato l'accordo tra il ministero dell'Economia e Lufthansa per l'ingresso del colosso tedesco nella compagnia di bandiera italiana. Rilevato, per ora, il 40% del capitale.

Giovedì 25 Maggio 2023 di Giacomo Andreoli
Un aereo di Ita Airways in partenza dall'aeroporto di Fiumicino

Il matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa è ufficialmente partito. Il ministero dell'Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, ha ceduto al colosso tedesco il 41% del capitale della compagnia di bandiera italiana. L'accordo vale oltre 300 milioni di euro e ha l'obiettivo di rilanciare la società, che entro massimo due anni dovrebbe passare sotto il controllo tedesco.

Lufthansa, quindi, dovrebbe aumentare la quota di capitale fino a superare il 50%, trasformando Ita in una ex compagnia di bandiera.

Ma ora cosa cambia concretamente per il personale della società e per i passeggeri (a partire dal costo dei biglietti)?

 

Lo stato di salute delle due società

Lufthansa è la principale compagnia aerea tedesca con sede a Colonia, mentre ha per hub principale l'aeroporto di Francoforte e per hub secondario quello di Monaco di Baviera. La compagnia è parte e membro fondatore di Star Alliance, una delle più importanti alleanze globali tra compagnie aeree creata nel 1997. La società, poi, opera a livello mondiale con oltre 300 società tra controllate e partecipate e conta oltre 105 mila dipendenti, generando nel 2022 ricavi per 33 miliardi di euro.

Per quanto riguarda Ita, dal decollo dello scorso 15 ottobre del 2021, la newco nata sulle "ceneri" di Alitalia ha trasportato 10 milioni di passeggeri ed è andata ai vertici mondiali per l'indice di regolarità al 99,9%, e per quello di puntualità. Ha una flotta di 69 aerei e una forza lavoro di 3.600 dipendenti, ma copre poche tratte oltre ad avere prezzi dei biglietti non competitivi rispetto alle altre compagnie europee. 

La compagnia vola infatti verso solo 56 destinazioni, di cui 12 intercontinentali, 24 internazionali e 20 nazionali. Tra le destinazioni intercontinentali servite da Ita ci sono New York, San Francisco, Los Angeles, Miami, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Tokyo, Nuova Delhi e le Maldive. Ita ha chiuso il 2022 con una perdita netta di 486 milioni di euro, mentre i ricavi sono stati pari a 1,576 miliardi.

 

 

Accordo Ita-Lufthansa, cosa cambia per biglietti e passeggeri

Ora con l'accordo tra le due compagnie la gestione operativa sarà in capo ai tedeschi, ma il Tesoro avrà l'ultima parola sulle scelte strategiche, ovvero su rotte, occupazione, tutela e valorizzazione degli interessi nazionali. Dall'anno scorso è iniziato l'inserimento in flotta degli aeromobili di nuova generazione che sostituiranno progressivamente i velivoli di vecchia tecnologia. Con l'ampliamento della flotta Ita punta ad essere «nel 2026 la compagnia più green d'Europa». 

Lufthansa farà entrare Ita in Star Alliance, moltiplicando rotte e interconnessioni a livello globale. Non solo. Consentirà anche di ridurre i costi e, forse, anche i prezzi dei biglietti, sfruttando le sinergie per l'acquisto del carburante, le manutenzioni e la gestione della parte commerciale.

Sul fronte della governance, il Tesoro dovrebbe mantenere la presidenza e almeno un paio di posti nel cda, poi nel 2026, quando verrà definita la cessione di una ulteriore quota le carte saranno rimescolate. Non è escluso che lo Stato italiano mantenga una partecipazione di minoranza nel capitale proprio per proteggere un asset considerato strategico. Va detto, però, che le nozze dovranno passare al vaglio dell'Antitrust europeo e, solo dopo aver superato l'esame, si potrà procedere al closing.

Il nodo delle assunzioni e degli ex dipendenti Alitalia

Quanto al personale con l'arrivo di Lufthansa dovrebbero essere rilanciate le assunzioni in Ita, in linea con il piano varato nel 2021. Quest'anno sono attesi 1200 nuovi ingressi e fino a 9mila entro il 2025. Un nodo centrale sarà però quello delle assunzioni degli ex-dipendenti di Alitalia, che non sono stati ricollocati nel passaggio a Ita Airways. Molti hanno fatto causa alla newco italiana. 

Rispetto alle promesse originarie il nuovo piano della compagnia di bandiera ha quasi dimezzato gli ingressi. Gli ex dipendenti, ora in cassa integrazione, oggi hanno protestato davanti al ministero dell'Economia, chiedendo «l'avvio di un programma di assunzioni dal bacino dei cassaintegrati con criteri oggettivi, trasparenti e imparziali, tenendo conto di lavoratori e lavoratrici fragili».

Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 22:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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