A tutto idrogeno (verde). Tra i pilastri della strategia di Snam per la transizione energetica, che prevede da un lato l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 e dall’altro ingenti investimenti in nuovi business, l'idrogeno è al centro di due nuovi progetti innovativi promossi dalla società guidata da Marco Alverà. Il nuovo stabilimento di Iris Ceramica Group a Castellarano, in provincia di Reggio-Emilia, sarà dotato nel 2022 di tecnologie native che consentiranno di utilizzare l’idrogeno verde nei processi produttivi.
«Questo accordo costituisce una tappa importante del percorso che porterà l’idrogeno e il biometano a diventare parte integrante della soluzione per la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici», ha spiegato l'amministratore delegato di Snam. Per quanto riguarda invece lo stabilimento di Iris Ceramica Group a Castellarano, il progetto in rampa di lancio prevede lo studio e lo sviluppo della prima fabbrica di ceramica al mondo alimentata a idrogeno verde. La soluzione messa a punto da Iris Ceramica Group con il supporto di Snam potrà consentire da subito alla fabbrica di Castellarano di realizzare superfici ceramiche nate da un blend di idrogeno verde, prodotto grazie all’energia solare, e di gas naturale.
Sul tetto dello stabilimento verrà installato un impianto fotovoltaico che sarà abbinato a un elettrolizzatore e a un sistema di stoccaggio dell’idrogeno rinnovabile prodotto in loco. A Castellarano l’utilizzo di un blend di idrogeno verde con gas naturale, anziché del solo gas, consentirà nell’immediato di abbattere le emissioni di anidride carbonica e aprirà la strada, nel lungo termine, all’utilizzo esclusivo di energia rinnovabile per una produzione a zero emissioni, essendo l’impianto progettato per funzionare al 100 per cento a idrogeno.
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«Snam e Irena – ha dichiarato Francesco La Camera, direttore generale di Irena – condividono la visione del ruolo chiave dell’idrogeno verde per abilitare una decarbonizzazione profonda. L’idrogeno verde può essere un elemento determinante, rendendo disponibile energia rinnovabile agli utenti finali nei settori in cui l’elettrificazione diretta è limitata, quali l’industria pesante e i trasporti pesanti. Secondo le previsioni del World Energy Transitions Outlook di Irena, l’idrogeno, quale pilastro del percorso verso l’obiettivo net-zero, potrà soddisfare almeno il 12% della domanda di energia globale entro il 2050 e per due terzi sarà idrogeno verde».
Alla conferenza di Milano è intervenuto anche John Kerry, inviato speciale del presidente statunitense Biden. «L'idrogeno ha a lungo affascinato e frustrato coloro che ne conoscono il potenziale di vettore energetico - ha detto - Il costo da sempre una sfida, ma i prossimi anni potranno vedere l'idrogeno pulito diffondersi su larga scala ed aprire ad innumerevoli, nuove opportunità. Vi consiglio - ha aggiunto - di leggere gli scritti di Marco Alverà su questo argomento. Ha una visione per la costruzione di una dinamica economia globale dell'idrogeno nel prossimo decennio. Una visione che punta alla riduzione delle emissioni, alla creazione di posti di lavoro e che ci aiuta a raggiungere un futuro a energia pulita e zero emissioni nette. Non stiamo solo facendo il tifo per il successo di tutti voi che lavorate per rendere questa visione una realtà. Il futuro del nostro pianeta può dipendere da questo. Personalmente ho visto, viaggiando per il mondo, tanti paesi ora impegnati nella ricerca sull'idrogeno pulito, sull'idrogeno verde, l'idrogeno blu, e tutte le sue possibilità».