Che Paese sarà l’Italia nel 2026? Quando cioè, tutti i 248 miliardi di euro legati al Recovery Plan e previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno stati spesi? Nel passaggio dal governo Conte2 al governo Draghi, va detto, una discontinuità c’è stata.
LA SFIDA
La vera sfida comincia adesso, nell’attuazione del piano. I tempi concessi dall’Europa per portare a termine gli investimenti sono strettissimi. C’è tempo fino al 2026. Ma attenzione, il 2026 significa che per quell’anno i cantieri dovranno essere chiusi e le opere perfettamente funzionanti. Non c’è spazio nemmeno per un giorno di ritardo. Se i cronoprogrammi non saranno rispettati, l’Europa non procederà con i pagamenti. Cosa questo possa significare per un Paese indebitato fino al 160 per cento del Pil è chiaro. Le opere andrebbero pagate con soldi nazionali che, almeno per il momento, non ci sono. Il fallimento del Pnrr sarebbe il fallimento del Paese. Per ora, a garantire il successo del piano, c’è Mario Draghi. Il suo però, è un governo a tempo. Se va bene durerà fino alla fine della legislatura, nel 2023. E poi? Poi toccherà a chi arriverà dopo traghettare il piano verso i suoi secondi tre anni di attuazione. Dunque, una delle missioni principali del governo Draghi, sarà quella di garantire che chiunque verrà dopo di lui, continuerà nell’attuazione del Piano di ripresa senza deviazioni. Per questo, ancora prima degli investimenti, l’intenzione del governo è quella di procedere con le riforme. Dalla Pubblica amministrazione alla giustizia, fino alla concorrenza e al Fisco, le nuove regole del gioco serviranno a indirizzare la barca verso gli obiettivi stabiliti nel piano nazionale di ripresa e resilienza a prescindere da chi sarà il timoniere. Se Draghi uscirà indenne da questo passaggio, nel quale sono prevedibili le resistenze delle lobby e dei centri di interesse, avrà fatto la gran parte del lavoro. La prima prova ci sarà già a maggio, con il decreto sulle semplificazioni. Un provvedimento che farà da cartina tornasole per ul futuro del piano.