Più di qualcosa sta accadendo sul mercato azionario americano.
È in corso un cambio di leadership (temporanea o no) nell’S&P 500 finora dominato, anche per via della forza della capitalizzazione, dalle Magnifiche Sette. Ora “le Sette” non sembrano più così Magnifiche: avevano corso troppo e concorrenti inattesi si stanno facendo spazio. Ma il riassetto imposto da Trump alla macchina produttiva e all’equilibrio tra investimenti pubblici e privati sta producendo anche un altro effetto: altri settori si stanno facendo avanti.
Il primo punto da chiarire per Amadeo Alentorn di Jupiter AM è che Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, NVIDIA e Tesla sono spesso considerate un blocco unico, ma in realtà operano in settori diversi. Inoltre c’è altro oltre queste. «Invece di seguire ciecamente l’idea che investire in sole sette aziende sia un modo semplice per ottenere esposizione a un settore vasto e diversificato come quello tecnologico», dice l’esperto, «è fondamentale analizzare ogni azienda singolarmente». Lì dove le opportunità più interessanti «risiedono nell’individuare quali aziende stiano realmente rendendo più efficienti i propri modelli di business attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale». Ad esempio, le banche stanno migliorando il servizio clienti con i chatbot, mentre le aziende farmaceutiche sfruttano l’IA per accelerare la scoperta di nuovi farmaci. Sembra dunque che le migliori opportunità siano offerte dalle aziende che riescono a integrare queste tecnologie per incrementare i propri profitti, indipendentemente dal settore in cui operano.
Al centro della scena, ricorda Jared Franz di Capital Group, ci sono gli ordini esecutivi che avranno un impatto sulle aziende in un’ampia gamma di settori, dall’aerospaziale alla difesa fino a quello industriale e bancario. Ma «probabilmente trarranno il massimo beneficio le aziende in grado di affrontare i cambiamenti politici e tecnologici. E l’analisi bottom-up può aiutare a individuare i vincitori a lungo termine». Tra questi potrebbero esserci le imprese edili e industriali legate alla costruzione di data center, automobili e prodotti farmaceutici. Ad esempio, Caterpillar potrebbe registrare un aumento della domanda per le sue attrezzature edili, e anche i sistemi di riscaldamento e raffreddamento di Carrier Global potrebbero trarne vantaggio. Non sono poi solo le aziende con sede negli Usa a partecipare a questa rinascita industriale.
Il modello Taiwan Semiconductor Manufacturing Company e Siemens che hanno stabilito attività negli Stati Uniti per accedere al mercato del Paese, potrebbe proliferare. La deregolamentazione potrebbe poi accelerare l’innovazione anche in alcuni settori sanitari. Ma potrebbe anche decollare la robotica nei settori commerciale, residenziale e dei consumatori. Boston Dynamics, ad esempio, crea robot per applicazioni militari, commerciali e di ricerca.
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