Investimenti, il portafoglio di Ubs: se l'inflazione bussa meglio i titoli minori

Mercoledì 3 Marzo 2021
Investimenti, il portafoglio di Ubs: se l'inflazione bussa meglio i titoli minori

«L’inflazione sembra rialzare la testa, ma secondo noi i picchi inflazionistici saranno solo temporanei e le banche centrali manterranno i nervi saldi.

Consigliamo agli investitori di fare lo stesso». Mark Haefele, chief investment officer del Global Wealth Management di Ubs, ha ben presente che l’inflazione si trova tra i quattro “picchi” individuati dalla sua analisi di cui gli investitori dovranno tenere conto per proteggere il portafoglio, insieme all’andamento dei ricoveri, agli stimoli di banche centrali e governi e alla volatilità.

A CACCIA DI RENDIMENTI

 «Crediamo che l’attuale impennata dell’inflazione durerà poco - spiega - l’aumento dei prezzi atteso riflette in larga misura l’insolito squilibrio tra domanda e offerta registrato quest’anno, che dovrebbe correggersi con il ritorno dell’economia alla normalità». Anche i timori che un massiccio stimolo fiscale possa innescare un incremento duraturo dell’inflazione «ci sembrano eccessivi». Nel complesso l’attesa è per tassi d’interesse a lungo al di sotto dell’inflazione e, a breve termine, notevolmente al di sotto. «Gli investitori che detengono liquidità e obbligazioni con rating elevato vanno quindi incontro a un periodo difficile nei prossimi mesi in cui i prezzi degli strumenti saranno più alti dei ritorni ottenuti». Ecco perché la caccia ai rendimenti potrebbe favorire i segmenti del credito più rischiosi, come l’high yield asiatico con uno yield-to-worst del 7% l’anno. Dovrebbero generare rendimenti totali dell’8–10% entro fine anno.

LE AZIONI CICLICHE

L’attesa della ripresa suggerisce di puntare sui titoli ciclici. L’allentamento dei lockdown, la politica monetaria espansiva e i nuovi stimoli fiscali potrebbero dare ulteriore impulso alle azioni. In particolare, sono da preferire «le small cap alle large cap poiché presentano un profilo più ciclico, una maggiore esposizione agli sviluppi economici, un potenziale di recupero degli utili e valutazioni più convenienti su base relativa. Le small cap globali quotano con uno sconto del 30% rispetto alle large cap in base al rapporto prezzo/valore contabile, contro una media storica del 18 per cento». E ancora da Ubs si attendono anche una sovraperformance delle piazze emergenti: «Molti strumenti dei mercati emergenti presentano caratteristiche procicliche e dovrebbero quindi beneficiare della ripresa mondiale». Meglio puntare su titoli che potrebbero recuperare terreno dopo aver sottoperformato l’anno scorso per effetto della pandemia.

Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA