Gruppo Fs, i treni della sostenibilità: meno emissioni e più finanza green

Ferrovie ha ridotto il consumo idrico e aumentato il recupero dei rifiuti: bene i ricavi. Ora punta all’autoproduzione energetica

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Francesco Bisozzi
Gruppo Fs, i treni della sostenibilità: meno emissioni e più finanza green

Sarà la voglia di viaggiare che ha contaggiato tutti noi alla fine di due anni contrassegnati dalla pandemia, sarà anche il servizio che ha avuto una decisa accelerazione verso quote di soddisfazione clienti mai raggiunti.

Fatto sta che nel 2022 il gruppo Fs ha visto i ricavi raggiungere quota 13,7 miliardi di euro, mentre l’utile netto, pari a 202 milioni di euro, è aumentato del 5%.

Un bilancio positivo, che però ha numeri di soddisfazione anche in altri ambiti. Come certificato dal rapporto di sostenibilità appena approvato dal consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, migliorano anche i principali parametri ESG e gli indici di sostenibilità dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Il gruppo guidato da Luigi Ferraris infatti da un lato ha ridotto le emissioni e il consumo idrico, mentre dall’altro ha aumentato il recupero dei rifiuti speciali e il ricorso l’autoproduzione energetica. Bene le misure contro il gender gap: nel 2022 i dipendenti sono passati da 81.906 a 85.361, con una presenza femminile del 20% che risulta in crescita di 0,9 punti percentuali sul 2021.

BANDO DI GARA

 Anche sul fronte prettamente finanziario la svolta green - e solidale e sociale - sfa sentire. A gennaio Moody’s ESG Solutions ha assegnato il livello “Advanced” a Ferrovie dello Stato, che punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Il piano è che le emissioni dirette e indirette, Scope 1 e Scope 2, saranno dimezzate entro il 2030. Per quella data verranno ridotte di circa un terzo anche quelle legate alla catena del valore (Scope 3). D’altra parte l’autonomia energetica è al centro del Piano industriale decennale del gruppo che tra le altre cose prevede di coprire il 40% del fabbisogno di energia elettrica attraverso l’autoproduzione da fonti rinnovabili che, a regime, dovrebbero generare 2,6 Twh all’anno. E proprio a questo scopo è stato pubblicato all’inizio di quest’anno il bando di gara europeo da 130 milioni di euro per progettare e realizzare i primi venti impianti fotovoltaici negli spazi di Ferrovie dello Stato. Non solo. È scesa a 16,7 milioni la quota di metri cubi d’acqua consumati (da 17,1 milioni). Sul fronte della gestione dei rifiuti Ferrovie dello Stato ha inviato a recupero oltre il 95% dei rifiuti speciali. Nel corso del 2022 è stato implementato poi il progetto Sustainable Supply Chain Management che a partire dal 2026 permetterà di valutare, attraverso una piattaforma digitale dedicata, tutti gli operatori economici e i fornitori delle società del gruppo sulla base di criteri ESG.

INVESTIMENTI

Capitolo finanza green: nel 2022 sono stati collocati due green bond. Il primo a luglio, per il valore di 200 milioni di euro, con la Banca Europea per gli Investimenti, a sostegno dell’acquisto di convogli ad alta velocità da parte di Trenitalia. Il secondo, del valore di 1,1 miliardi di euro, è teso a finanziare l’acquisto di nuovi treni, la manutenzione del materiale rotabile elettrico di Trenitalia, nonché interventi sulla rete alta velocità Torino-Milano-Napoli di Rfi. Infine, il 2022 ha visto per la prima volta la rendicontazione delle informazioni riguardo l’ecosostenibilità delle attività del Gruppo: l’84,2% delle spese in conto capitale, il 60,6% dei ricavi e il 44,5% dei costi operativi sono riferibili ad attività ecosostenibili. Tornando ai risultati economici, all’andamento positivo della curva dei ricavi ha contribuito in maniera significativa la ripresa della domanda di mobilità, soprattutto passeggeri. Una domanda che per le Frecce è più che raddoppiata (+106,5%). Bene anche il servizio intercity (+50,3%) e quello regionale (+39,9%). Così i ricavi da servizi di trasporto hanno raggiunto i 6,9 miliardi di euro, segnando un incremento di 996 milioni di euro rispetto al 2021, sia in ambito nazionale che internazionale. Quelli relativi al trasporto merci sono cresciuti di 45 milioni di euro. PNRR «Chiudendo l’esercizio 2022 con un utile netto in crescita del 5%, con tutti i risultati conseguiti e le attività avviate – ha sottolineato l’ad Luigi Ferraris – il gruppo Fs ha gettato una base solida per portare a completamento gli ulteriori obiettivi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e le altre opere strategiche per il Paese e per favorire lo sviluppo di una nuova mobilità integrata». Dalla relazione finanziaria annuale del gruppo guidato da Luigi Ferraris emerge che Fs ha rispettato tutte le scadenze del Pnrr. Tra gli altri sono stati affidati i lavori sull’infrastruttura ferroviaria Napoli-Bari e quelli per il sistema di segnalamento digitale europeo per la gestione del traffico ferroviario (ERTMS) per un valore di 3,27 miliardi di euro. Nel 2022 gli investimenti tecnici hanno toccato invece quota 11,3 miliardi di euro (il 98% è sul territorio nazionale), con particolare riferimento allo sviluppo e al rinnovo dei settori infrastruttura, trasporto e logistica. 

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 07:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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