Le elezioni americane nel 2024 e i nuovi rapporti tra Cina e Usa.
Sono questi i nodi geopolitici di cui tenere conto per guidare gli investimenti nei prossimi anni. Del resto, se c’è una lezione che il mercato ha appreso dall’aumento della volatilità degli ultimi anni è proprio questa: i rischi geopolitici vanno integrati nelle decisioni di investimento, dicono gli esperti di Capital Group. Qualche esempio di come la geopolitica influisce sulle decisioni di investimento? Basta guardare il settore dei semiconduttori, oggi al centro di un braccio di ferro tra Cina e Stati Uniti. Si tratta di un comparto particolarmente sensibile visto che i semiconduttori rappresentano l’ossatura di un mondo sempre più digitalizzato e sono essenziali per un’economia fiorente. Le prime tre società produttrici di semiconduttori al mondo, Tsmc, Samsung e Intel, hanno già annunciato piani per investire da oltre 300 miliardi di dollari in capacità globale. E la prevista impennata nella spesa in conto capitale è sostenuta dalle economie che spingono per la sovranità tecnologica, come risulta evidente da una serie di iniziative governative, dallo US Chips and Science Act all’European Chips Act fino alla K-semiconductor Belt.
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