Saudia lancia il guanto a Emirates ed Etihad con 121 Boeing “pugliesi”

L’Arabia Saudita sigla con il costruttore Usa un ordine del valore di 37 miliardi. Uno scenario promettente per Leonardo e i siti di Grottaglie e Foggia dove vengono costruite parti dei velivoli

Mercoledì 5 Aprile 2023 di Alessio Pignatelli
Saudia lancia il guanto a Emirates ed Etihad con 121 Boeing “pugliesi”

Un affare da 37 miliardi per 121 aerei destinati all’Arabia Saudita, Paese che irrompe sulle rotte internazionali per proseguire nella diversificazione economica dal petrolio.

Il mega ordine siglato tra Boeing e i sauditi offre uno scenario promettente per Leonardo - partner di Boeing - e per i siti di Grottaglie e Foggia che costruiscono, rispettivamente, le sezioni centrali e posteriore centrale della fusoliera e lo stabilizzatore di coda del 787. Nello specifico, si tratta di un ordine per 121 nuovi Boeing 787 destinati a due compagnie aeree saudite, quella di bandiera Saudia e il nuovo vettore Riyadh Air. Una notizia che conferma come la crisi del mercato aeronautico civile legata alla pandemia stia lasciando il passo a un orizzonte sempre più vicino a quello pre-pandemico. Solo per Saudia (Saudi Arabian Airlines) l’ordine riguarda 49 aerei: 39 ordinati e 10 opzionati. L’Arabia Saudita spera di diventare un hub dell’aviazione globale sfidando il dominio di Emirates, Qatar Airways, Etihad Airways. «La creazione del nuovo hub globale dovrebbe permettere all’Arabia Saudita di servire 330 milioni di passeggeri e attrarre 100 milioni di visite entro il 2030», si legge in una nota pubblicata dai sauditi. «La compagnia aerea di Stato, inoltre, permetterà di aggiungere 20 miliardi di dollari alla crescita del Pil non petrolifero del Paese, e creare più di 200 mila posti di lavoro diretti e indiretti».

L’ACCORDO

La previsione e l’auspicio dei vertici di Leonardo erano stati anticipati già qualche settimana fa con la segnalazione di una ripresa del lavoro a Grottaglie dove quest’anno non ci sarà neppure un’ora di cassa integrazione. Boeing ha ricevuto anche un altro importante ordine per 100 esemplari del 787 da United Airlines. Anche se il programma 787 «continua a un ritmo di produzione basso», vi è tuttavia «l’intenzione di aumentare la produzione a cinque esemplari al mese alla fine del 2023 e a 10 al mese nel periodo 2025/2026», aveva dichiarato di recente Dave Calhoun, presidente e amministratore delegato di Boeing. Mentre il 21 febbraio, in una call con i giornalisti di Puglia e Campania, Lucio Valerio Cioffi, direttore generale di Leonardo e Stefano Bortoli, a capo della divisione Aerostrutture nella quale è collocato il sito di Grottaglie, hanno sottolineato che la valenza strategica del programma 787 non è stata mai messa in discussione specificando che il B787 «era ed è il programma di punta del sito di Grottaglie» dove in anni passati sono state costruite anche fino a 164 fusoliere.

Parallelamente, va avanti il processo di diversificazione produttiva avviato da Leonardo. È stato firmato di recente l’accordo tra Leonardo e Aeroporti di Puglia per la cessione di un hangar che sarà utilizzato nell’ambito del programma Eurodrone. Leonardo ha da tempo annunciato la decisione di trasferire in Puglia i processi industriali relativi a programmi militari di ultima generazione, con specifico riferimento al drone EuroMale. Nel sito di Grottaglie, infine, ha preso forma il nuovo MaTeRIA Lab (Materials Technology Research and InnovAtion Lab), laboratorio di ricerca congiunto tra Leonardo e il gruppo Solvay, e dedicato allo sviluppo di nuovi materiali compositi e nuovi processi di produzione, fondamentali per il futuro dell’industria aerospaziale. 

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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