«Onore alla Finanza», che ha scovato 13 mila evasori totali e 1.000 grandi evasori che hanno sottratto alle casse dello Stato 2,3 miliardi di euro, ma ora tocca al governo «ridurre le tasse e semplificare il sistema fiscale». È di nuovo il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a rubare la scena al 244/o anniversario dalla fondazione della GdF, annunciando ufficialmente che la pace tra fisco e contribuenti permetterà di rottamare tutte le cartelle sotto i 100.000 euro.
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L'obiettivo, ha spiegato ancora una volta il leader della Lega, è quello di «liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse».
Dopo la crisi economica che ha fatto perdere competitività al Paese a ha contribuito alla diffusione di una certa «disaffezione» per la legalità, il contesto economico, fiscale e amministrativo che il governo si trova davanti è «poco favorevole» all'attività di impresa. I procedimenti amministrativi sono troppo lunghi, così come i processi civili, la normale concorrenza viene distorta da corruzione e criminalità, gli investimenti stentano e il fisco, come è oggi, pesa.
L'obiettivo è dunque quello di rendere la vita più semplice ai contribuenti, a partire dai 4,1 milioni di microimprese attive nel nostro Paese. Un cambiamento nei rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente, è stato sollecitato anche da comandante generale della Gdf, Giorgio Toschi, che punta ad «un approccio fondato sulla semplificazione fiscale, sulla buona fede e sulla cooperazione tra le parti, riducendo al minimo, dove possibile, l'invasività dei controlli».
Insomma si punta ad un un approccio «teso ad eliminare le misure che penalizzano i cittadini onesti». Negli ultimi 17 mesi di attività, la Guardia di Finanza ha scoperto irregolarità sull' aggiudicazione del 40% delle gare d'appalto, per un valore di 2,9 miliardi, ha individuato 8.400 le persone responsabili di un danno erariale, per un ammontare di 5 miliardi di euro, ha sequestrato 264 milioni di articoli contraffatti e ha confiscato e rimesso nelle casse dello Stato 1,3 miliardi nascosti al fisco da mille grandi evasori.