Manovra, bonus bebè sarà per sempre: "Ma assegno più leggero". Arriva il superticket per i redditi bassi

Martedì 28 Novembre 2017
Manovra, bonus bebè sarà per sempre: "Ma assegno più leggero". Arriva il superticket per i redditi bassi

Il bonus bebè sarà per sempre ma l'assegno per i nuovi nati sarà più leggero. Secondo quanto prevede l'ultima versione dell'emendamento alla manovra su cui manca però ancora il via libera definitivo, il bonus varrà per il primo anno di età del bambino o per il primo dopo l'adozione (e non più per tre anni). Per il 2018 saranno corrisposti alle famiglie 80 euro al mese, fino a 960 euro nel caso di nati a gennaio, mentre dal 2019 in poi l'assegno sarà di 40 euro al mese, per un massimo di 480 euro l'anno. Resta la soglia Isee per accedere al beneficio pari a 25.000 euro.

SUPERTICKET PER I REDDITI BASSI Per consentire «una maggiore equità e agevolare l'accesso alle prestazioni sanitarie da parte delle persone più vulnerabili, e per il superamento delle misure di prelievo economico meno tollerate dai cittadini-utenti, soprattutto quelli in condizioni di basso reddito, a decorrere dal 1 gennaio 2018, nello stato di previsione del Ministero della salute, è istituito un Fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta pari a 60 milioni annui, 180 milioni nel triennio».

Questa, secondo Luciano Uras (CP), «la riformulazione avanzata» dell'emendamento superticket da lui stesso presentato.
«Questo emendamento - spiega in una nota l'esponente di Campo progressista - è sostenuto da una significativa dotazione finanziaria, pari a circa il 20% della massa manovrabile prevista nel triennio dall'articolo 92 del Ddl di Bilancio. Risorse che integrano il fondo destinato alla spesa sanitaria in capo alle Regioni. Fondo, come è noto, che è stato negli anni progressivamente aggredito».

«Il testo della norma tiene conto della differente articolazione delle misure di prelievo finanziario adottate dalle Regioni. - prosegue - Infatti a nessuno può sfuggire che ci sono Amministrazioni che non hanno adottato quel tipo di strumento o che lo hanno adottato ma con importi differenziati. La norma deve essere equa e deve cogliere le persone e le famiglie che più hanno bisogno di attenzione. Con i vincoli attuali alla finanza pubblica posti dagli obblighi di rientro dal debito, l'attenzione sociale deve essere di vera sostanza e non cadere nella proposta demagogica». «Da parte nostra - conclude Uras - stiamo lavorando con il massimo impegno affinché la manovra finanziaria contribuisca ad alleviare la sofferenza sociale». 

SOSPENSIONE MUTUI A ISCHIA Via libera all'emendamento alla manovra presentato da Ala per sospendere il pagamento delle rate dei mutui nei Comuni di Ischia colpiti dal terremoto del 21 agosto. La proposta di modifica prevede la sospensione fino al 31 dicembre 2018 dei mutui su immobili residenziali, commerciali e industriali resi inagibili dal sisma. «Prosegue il lavoro del gruppo Ala a sostegno delle popolazioni e dei comuni dell'isola di Ischia colpiti dal terremoto. - commenta Lucio Barani, presidente del gruppo Ala al Senato - Dopo i risultati ottenuti con il decreto fiscale, anche nella legge di Bilancio, grazie agli emendamenti a prima firma del senatore Antonio Milo, abbiamo fatto sì che le misure finora previste per gli altri territori colpiti da eventi sismici negli ultimi anni fossero estese a Lacco Ameno, Forio e Casamicciola Terme». 

PACCHETTO COMUNI  Via libera della Commissione bilancio del Senato ad un primo pacchetto di modifiche per gli enti locali, in gran parte frutto del recente accordo con l'Anci. Gli emendamenti dei relatori alla manovra appena approvati dai senatori riguardano i Comuni e prevedono innanzitutto un'ulteriore gradualità nella misura dell'accantonamento al bilancio di previsione del fondo crediti dubbia esigibilità (Fcde), attualmente pari all'85% nel 2018 e al 100% a partire dal 2019.

La nuova norma stabilisce invece un livello pari al 75% nel 2018, all'85% nel 2019, al 95% nel 2020 e al 100% a partire dal 2021. La Commissione tecnica per i fabbisogni standard avrà inoltre il compito di predisporre una relazione biennale sullo stato di attuazione del federalismo fiscale. Viene rivista la quota perequativa del fondo di solidarietà comunale delle regioni, prevedendo una riduzione dal 55% al 45% nel 2018 e dal 70 al 60% nel 2019 della quota da ripartire sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard.

Per le amministrazioni più piccole, sotto i 5.000 abitanti e non più sotto i 3.000, viene semplificato il Dup, il documento unico di programmazione contabile.

Infine, viene data priorità negli investimenti comunali alla messa in sicurezza del territorio a seguito di eventi meteorologici eccezionali per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. 

Ultimo aggiornamento: 20:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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