Istat: da misure anti-Covid choc rilevante al sistema produttivo. Chiuso o limitato il 34% delle attività

Martedì 7 Aprile 2020
Istat: da misure anti-Covid choc rilevante al sistema produttivo. Chiuso o limitato il 34% delle attività

Le misure prese per il contenimento del Coronavirus «sono in grado di generare uno choc rilevante e diffuso sull'intero sistema produttivo» anche «se limitate nel tempo e ristrette a un sottoinsieme di settori di attività economica». Lo sottolinea l'Istat nella nota mensile che dedica un focus all'emergenza Covid-19. Infatti, spiega, «oltre agli effetti diretti connessi alla sospensione dell'attività nei settori coinvolti nei provvedimenti, il sistema produttivo subirebbe anche gli effetti indiretti legati alle relazioni intersettoriali».

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«Le misure volte a limitare il contagio da Covid-19 hanno portato, nelle ultime settimane, alla progressiva chiusura, parziale o totale, di un elevato numero di attività produttive». Lo rileva l'Istat, spiegando che, sulla base dei dati di contabilità nazionale riferiti al totale delle attività economiche e inclusive della componente dell'economia non osservata, «la limitazione delle attività produttive coinvolgerebbe il 34,0% della produzione», quindi oltre un terzo, e «il 27,1% del valore aggiunto».

Consumi giù del 9,9% in caso di lockdown fino a maggio
In uno scenario «caratterizzato dall'estensione delle misure restrittive anche ai mesi di maggio e giugno, la riduzione dei consumi sarebbe del 9,9%, con una contrazione complessiva del valore aggiunto pari al 4,5%».

La limitazione delle attività produttive fino alla fine di aprile determinerebbe invece, su base annua, «una riduzione dei consumi finali pari al 4,1%», si spiega.

Boom degli acquisti di alimenti
 Forte incremento degli acquisti di alimentari nella grande distribuzione e del commercio online. Secondo i dati diffusi dall'Istat, a febbraio l'aumento più significativo a livello tendenziale delle vendite è stato registrato dalla grande distribuzione, in crescita dell'8,4%, e quella che cresce con la maggiore intensità in questo segmento è la vendita dei beni alimentari salita del +9,9% rispetto a un anno prima. Quanto invece alle imprese operanti su piccole dimensioni il valore delle vendite è aumentato del 3,3%.

Rispetto a febbraio 2019, le vendite al di fuori dei negozi calano dello 0,1% mentre è in crescita sostenuta il commercio elettronico (+15,3%). Per quanto riguarda invece la grande distribuzione, a febbraio scorso si sono avuti aumenti tendenziali del 9,9% delle vendite nei supermercati, del 9,6% di quelle nei discount alimentari e dell'8,7% negli ipermercati.


A febbraio 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una aumento mensile dello 0,8% in valore e dello 0,9% in volume. Lo rileva l'Istat precisando che sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +1,2% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+0,5% in valore). Su base tendenziale, a febbraio, si registra una crescita del 5,7% in valore e del 5,8% in volume. Per l'Istat gli indici risentono di quanto accaduto a partire dalla fine del mese, quando la diffusione del Covid-19 ha presumibilmente provocato una crescita degli acquisti in alcuni settori.
 

L'Istat precisa inoltre che per quanto riguarda i beni non alimentari, a febbraio si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. L'aumento più rilevante riguarda le vendite dei beni alimentari (+8,2% in valore e +7,8% in volume), ma risultano in crescita anche quelle dei beni non alimentari (+3,8% in valore e +4,3% in volume). In particolare gli incrementi maggiori riguardano Generi casalinghi durevoli e non durevoli (+7,6%) e Utensileria per la casa e la ferramenta (+6,3%) mentre l'aumento minore si registra per Cartoleria, libri, giornali e riviste (+1,0%). Quanto invece ai dati trimestrali, tra dicembre 2019 e febbraio 2020 le vendite al dettaglio registrano una crescita dello 0,6% in valore e dello 0,7% in volume rispetto al trimestre precedente. Sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +1,0% in volume) sia le vendite dei beni non alimentari (+0,4% in valore e +0,7% in volume).

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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