Detrazioni Irpef, vantaggi azzerati per i redditi oltre 35mila euro

Martedì 25 Marzo 2014 di Luca Cifoni
Delrio e Ppadoan
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L’aumento degli stipendi dei lavoratori dipendenti promesso da Matteo Renzi passer per un incremento delle detrazioni Irpef. Seppur in via informale, la precisazione arriva dallo stesso ministero dell’Economia, dove proseguono le simulazioni sugli effetti della revisione dell’imposta sul reddito, insieme al lavoro di messa a punto delle necessarie coperture. La scadenza è fissata all’incirca per la metà del prossimo mese: dopo che sarà stato presentato il documento di programmazione economica e finanziaria, con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 10 aprile, il governo dovrà approvare il provvedimento che contiene le nuove regole da applicare a partire dagli stipendi dei mesi successivi. I tempi sono stretti perché i sostituti d’imposta devono avere la possibilità di rideterminare le procedure e i software con i necessari giorni di anticipo. Se l’obiettivo di fondo dell’operazione è chiaro, così come lo ha annunciato il presidente del Consiglio, ci sono alcuni aspetti non secondari da mettere a punto. Nelle buste paga dei lavoratori devono arrivare i circa 80 euro mensili di minore imposta; allo stesso tempo si vuole evitare che le aliquote marginali effettive dell’Irpef risultino troppo elevate proprio a causa del decrescere della detrazione d’imposta. Il rischio è che una volta definiti gli sgravi d’imposta l’eventuale reddito aggiuntivo sia tassato in modo troppo pesante.





IPOTESI SFUMATA

Allo stesso tempo c’è il problema di delimitare esattamente le categorie reddituali beneficiarie della riforma. Gli aumenti della detrazione partiranno dagli 8.000 euro l’anno circa ma arriveranno alla cifra tonda di 1.000 euro solo intorno a 18.000...



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Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:56

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