Imprese cinesi raddoppiate in 8 anni, i locali pubblici ora sono oltre 500

Mercoledì 3 Ottobre 2018 di Melody Fusaro
Imprese cinesi raddoppiate in 8 anni, i locali pubblici ora sono oltre 500
18
Se le attività della città gestite dai cinesi fossero concentrate nello stesso quartiere, come accade altrove, la Chinatown veneziana sarebbe più che raddoppiata nel giro di 9 anni. Secondo gli ultimi dati della Camera di commercio tra il 2009 e il 2017 il numero di imprese a conduzione cinese ha registrato un aumento del 103.8%, passando da 447 a 911. E dei 464 nuovi imprenditori nati in Cina, più della metà (per un totale di 240 a Venezia) amministra un'impresa che rientra nella categoria Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione. Sezione che comprende appunto anche bar e ristoranti, passata da 269 imprese a guida cinese del 2009 (perlopiù ristoranti etnici e i primi bar acquistati nel corso degli anni Novanta) alle 509 presenti nel 2017 tra il centro storico e la terraferma. È questo il settore più su cui più investono gli imprenditori nati in Cina e trasferiti a Venezia, seguito dal commercio all'ingrosso e al dettaglio (passato da 148 a 242 attività) e le attività manifatturiere (da 13 a 21, con un incremento del 61%). Un'attitudine all'imprenditoria per i veneziani di origine cinese, la cui presenza nel comune è salita dai 1905 residenti del 2009 (0,7% del totale) a una comunità di 3033 persone nel 2016 (1,2%).

Se si tiene conto dei soli imprenditori, infatti, le percentuali di incidenza raddoppiano. Se nel 2009 era di origini cinesi un imprenditore veneziano su 100 (1,1%), oggi il dato nel comune di Venezia è più che raddoppiato, toccando quota 2,6%. Dato che si impenna se riferito alla sola categoria che comprende i servizi di ristorazione, dove la presenza di imprese a conduzione cinese raggiunge il 9,1%. Dei 481 imprenditori in più registrati alla Camera di commercio in nove anni nel campo alloggio e ristorazione, la metà (240) è di origine cinese. Un altro spunto viene invece offerto dalla Confesercenti di Venezia, che per quanto riguarda la terraferma nota un'evoluzione sulla qualità dei bar e i ristoranti aperti da imprenditori cinesi: «Questo tipo di esercizi sono in aumento e la particolarità degli ultimi mesi è che le nuove aperture si stanno avvicinando alle aree più centrali di Mestre - spiega il direttore Maurizio Franceschi -. Un dato che va letto positivamente perché la qualità dell'investimento varia anche in base all'area scelta». I cinesi che vogliono investire a Mestre stanno quindi iniziando a mettere gli occhi sulle attività del centro, intorno a piazza Ferretto: «C'è un percorso di integrazione con il territorio - aggiunge Franceschi -. Nel momento in cui apri in un'area centrale aumenti anche la qualità della proposta». Sempre più spesso, infatti, una volta aperto il bar gli imprenditori cinesi assumono personale italiano. Un dato certo, in fatto di pubblici esercizi, riguarda invece Venezia centro storico. Delle 1087 attività (tra bar e ristoranti) aperti attualmente, 138, quindi il 12,7%, sono gestite da cinesi.
Melody Fusaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci