Ideal Standard, lo stabilimento di Roccasecca rischia la chiusura: 300 posti a rischio, venerdì sciopero

Giovedì 14 Dicembre 2017
Ideal Standard, lo stabilimento di Roccasecca rischia la chiusura: 300 posti a rischio, venerdì sciopero
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I segretari generali di Ugl-Chimici, Femca-Cisl, Filtcem-Cgil e Uiltec-Uil di Frosinone condannano il comportamento della Ideal Standard - l'azienda di Roccasecca, Frosinone, in crisi - e confermano la giornata di sciopero per venerdì. È infatti saltato l'incontro previsto per venerdì 15 dicembre al ministero dello Sviluppo tra i vertici della multinazionale e i rappresentanti di Governo, Regione Lazio e organizzazioni sindacali. L'azienda ha comunicato al Mise che «a causa di sopraggiunti improrogabili impegni, non ci sarà possibile prendere parte alla riunione in data 15 dicembre 2017».

Ideal Standard, multinazionale con sede centrale in Belgio e 17mila dipendenti nel mondo, ha avviato nei giorni scorso con i sindacati e le Rsu una procedura di informazione e consultazione dopo la decisione di fermare l'attività a Roccasecca e dismettere lo stabilimento, dove lavorano rica 300 persone (secondo i sindcati compreso l'indotto sono 500 i posti a rischio).

Nella provincia di Frosinone la crisi della Idela Standard arriva in un momento di pesante crisi dell'occupazione: a fine ottobre la Fiat non aveva rinnovato il contratto a oltre 500 lavoratori interinali dello stabilimento di Piedimonte San Germano dove si producono le auto con il marchio Alfa Romeo.

Il ministero, che ha comunicato all'azienda la propria disponibilità ad aggiornare l'incontro nei giorni successivi, considera del tutto irresponsabile il comportamento dei vertici aziendali di Ideal Standard. È quanto si legge in un comunicato del ministero dello Sviluppo Economico. Il Mise ha dato disponibilità per le giornate successive non ricevendo alcuna risposta. Si considera l'atteggiamento dei vertici di Ideal Standard molto grave, quando, al contrario, sarebbe urgente avviare un confronto serio e costruttivo con le Istituzioni e i sindacati. Il Mise si attiverà, in accordo con la Regione Lazio, per avere al più presto dall'azienda una chiara riposta sul futuro dello stabilimento di Roccasecca e dei suoi lavoratori.

«Apprendo con grande sconcerto che, per l’ennesima volta, i vertici di Ideal Standard, si sottraggono all’invito a sedersi al tavolo congiunto con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Lazio e i sindacati, per trovare una soluzione che eviti la chiusura dello stabilimento di Roccasecca - afferma in una nota Nicola Zingaretti, governaroe del Lazio -. La Regione non può accettare questo atteggiamento irresponsabile che lascerà senza stipendio oltre 300 lavoratori e le loro famiglie. Ho deciso quindi di invitare personalmente l’azienda a un incontro presso la Regione Lazio proprio per richiamarla alle proprie responsabilità fino a quando non si confronterà in modo serio sul futuro del sito dello stabilimento. La chiusura della sede di Roccasecca, oltre a determinare la perdita di un numero rilevante di posti di lavoro, priverebbe il territorio e il tessuto produttivo di una presenza importante per il settore della ceramica con ripercussioni pesanti anche sull'indotto». 

«Il rifiuto dell’azienda per presunti sopraggiunti improrogabili impegni a partecipare alla riunione del 15 dicembre presso il Mise e la mancata disponibilità all’individuazione di un’altra data da parte dei dirigenti, manifesta grande senso di irresponsabilità e mancanza di rispetto verso le istituzioni, i sindacati ma soprattutto verso tutti quei dipendenti che rischiano il posto di lavoro dopo i grandi sacrifici fatti negli scorsi anni». Così il segretario generale Uiltec, Paolo Pirani, in merito alla mancata disponibilità dei vertici di Ideal Standard di presentarsi all’incontro. «È del tutto inaccettabile che la Ideal Standard continui ad evitare il confronto, dichiarando, di fatto, un disimpegno dall’Italia e disattendendo totalmente gli accordi presi e in più che lo faccia con sfacciataggine e in maniera offensiva». Per il leader sindacale si tratta di «un fatto molto grave, nel quale giocano una partita importante le conseguenze economico sociali del territorio già fortemente colpito e martoriato dalla crisi e quindi già allo stremo. Continueremo a lottare fortemente in difesa dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori - ha concluso - fin quando l’azienda non ottempererà agli impegni assunti e il tutto con serio confronto con istituzioni e sindacati».





 
Ultimo aggiornamento: 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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