Il primo scoglio, quello più pericoloso, è stato superato. Con il voto di fiducia (136 i sì), ieri la legge di bilancio è stata approvata al Senato. In contemporanea, alla Camera, il decreto fiscale che accompagna la manovra è stato votato senza modifiche e, dunque, è diventato legge. Per il premier Paolo Gentiloni si tratta di una «fiducia per la crescita». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato a non sentirsi «appagati» dai risultati ottenuti finora perché ci sono ancora molti «squilibri creati dalla crisi che vanno affrontati e colmati».
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Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha invece ribadito che «l'economia italiana sta meglio» e che la prossima legislatura partirà da una base più solida per fare quello che bisogna fare «per arrivare a una crescita» a tassi significativamente «più alti di quelli attuali».
Manovra, sì del Senato alle misure
Ok a doppia fiducia in Parlamento
Venerdì 1 Dicembre 2017
di Andrea Bassi
La legge di Bilancio adesso passa alla Camera. Alcune modifiche sono già annunciate. A partire dal bonus bebé. Se l'intervento «dovrà essere aggiustato», ha detto il vice ministro Enrico Morando, «lo si farà alla Camera». A Montecitorio un altro capitolo da riaprire sarà quello della web tax per compensare le banche che dovranno fare da sostituto d'imposta ai giganti del web. Ma ci dovrebbe essere anche un nuovo round sulle pensioni, dato che manca la proroga dell'Ape social.