Borsa di Atene ancora giù. Dopo essere rimasta ferma per cinque settimane, il listino lunedì ha riaperto i battenti, un segnale che il Paese sta cercando di tornare alla normalità.
L'apertura però è stata disastrosa, come peraltro atteso dagli analisti: l'indice principale ha ceduto in avvio di seduta oltre 20 punti percentuali e, poi, ha portato a casa un ribasso del 16%. Un crollo borsistico che ha portato le banche a prezzi da saldo.
Anche oggi Atene ha di nuovo imboccato la strada del ribasso. Il listino cede il 4% circa, dopo che nelle prime battute ha tentato di rialzare la testa. Continuano a precipitare le azioni delle banche, con le Piraeus Bank che scivolano del 30% e le National Bank of Greece in ribasso del 29%. I titoli greci ormai valgono l'85% in meno rispetto ai valori del 2007.
Si muovono intanto in calo oggi anche le altre principali borse europee, con l'attenzione degli investitori concentrata ancora sulla caduta delle materie prime mentre restano i timori sulla Cina, il principale consumatore mondiale delle commodity.
Negativa anche a Piazza Affari, con l'indice principale Ftse Mib in calo dell'1% circa. Unica blue chip di Milano positiva è Fiat Chrysler Automobiles, che avanza dello 0,54%, forte dei dati sulle immatricolazioni di luglio.
Ultimo aggiornamento: 10:18
L'apertura però è stata disastrosa, come peraltro atteso dagli analisti: l'indice principale ha ceduto in avvio di seduta oltre 20 punti percentuali e, poi, ha portato a casa un ribasso del 16%. Un crollo borsistico che ha portato le banche a prezzi da saldo.
Anche oggi Atene ha di nuovo imboccato la strada del ribasso. Il listino cede il 4% circa, dopo che nelle prime battute ha tentato di rialzare la testa. Continuano a precipitare le azioni delle banche, con le Piraeus Bank che scivolano del 30% e le National Bank of Greece in ribasso del 29%. I titoli greci ormai valgono l'85% in meno rispetto ai valori del 2007.
Si muovono intanto in calo oggi anche le altre principali borse europee, con l'attenzione degli investitori concentrata ancora sulla caduta delle materie prime mentre restano i timori sulla Cina, il principale consumatore mondiale delle commodity.
Negativa anche a Piazza Affari, con l'indice principale Ftse Mib in calo dell'1% circa. Unica blue chip di Milano positiva è Fiat Chrysler Automobiles, che avanza dello 0,54%, forte dei dati sulle immatricolazioni di luglio.