Flat tax, per le imprese tassazione secca del 15%: risparmi da 10 a 12 miliardi

Martedì 5 Giugno 2018 di Luca Cifoni
Flat tax, per le imprese tassazione secca del 15%: risparmi da 10 a 12 miliardi
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Per le società la tassazione è già piatta: l'Ires, come del resto l'imposta esistente in precedenza (si chiamava Irpeg fino al 2004) prevede una sola aliquota fissata al 24 per cento con un provvedimento del governo Renzi. In precedenza il livello del prelievo era al 27,5, ovvero quasi 10 punti più in basso rispetto al 2000.

IL RIASSETTO
Dunque il riassetto messo in cantiere dalla maggioranza non toccherà la struttura di fondo del tributo puntando invece a realizzare un rilevantissima riduzione del prelievo: con l'aliquota che scende di 9 punti al 15 per cento il getto diminuirebbe sulla carta di oltre un terzo. Naturalmente bisognerà attendere la versione definitiva dell'intervento per valutarne la sua portata esatta, che dipenderà anche dagli gravi si imposta di cui godono i diversi settori produttivi: sgravi che potrebbero essere drasticamente ridimensionati se non cancellati del tutto.

In ogni caso il gettito Ires è attualmente pari a 35 miliardi:partendo da questa cifra e ricordando che la riduzione di 3,5 punti decisa nella precedente legislatura era stata quantificata in circa 4 miliardi di minor gettito, si può ipotizzare a bocce ferme che la nuova operazione abbia un costo per lo Stato di 10-12 miliardi e che questa sia quindi la dimensione complessiva dei vantaggi per le imprese interessate. Ma la proposta fiscale (originariamente messa a punto dalla Lega) contiene anche un altro punto: il passaggio sotto un regime proporzionale o quasi anche delle imprese che non hanno la forma di società di capitali e dunque attualmente sono sottoposte a Irpef (società di persone, professionisti e così via).
 
Anche per queste realtà si dovrebbe applicare un prelievo semplificato, ma non è ancora chiarissimo se ad una o a due aliquote. Qualcosa del genere era stato deciso anche dal governo Renzi con l'introduzione dell'Iri destinata proprio alle piccole imprese e agganciata all'aliquota Ires. Di fatto però l'Iri non è mai entrata in vigore: con la scorsa legge di bilancio è stato deciso di farla slittare di un anno: in questo modo il bilancio dello Stato ha provvisoriamente recuperato circa due miliardi di minor gettito. Se il nuovo esecutivo dovesse sopprimerla per sempre, come appare probabile, allora dal punto di vista contabile potrebbe partire proprio da questi due miliardi per la copertura necessaria alla riforma.

Le imprese sono poi sottoposte ad un'altra imposta, l'Irap, che a quanto pare non verrebbe toccata dai programmi del nuovo esecutivo. L'Irap è stata comunque ridimensionata negli anni scorsi con l'eliminazione della componente legata al costo del lavoro. Nei giorni scorsi alcuni imprenditori (come il presidente di Assolombarda Bonomi) avevano manifestato la propria preferenza per un intervento sull'Irap.
Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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