Qantas, Australia-Europa per la prima volta non stop in 17 ore con Boeing 787-9

Lunedì 26 Marzo 2018
Qantas, Australia-Europa per la prima volta non stop in 17 ore con Boeing 787-9
(Teleborsa) - Da Perth, Western dell'Australia, a Londra in poco più di 17 ore. Un Boeing 787-9 Dreamliner della Qantas ha così inaugurato il primo volo commerciale di linea diretto non stop tra la nazione dei canguri e la capitale del Regno Unito in poco più di 17 ore. Una rotta di 14.875 Km con 236 passeggeri a bordo, con tanto di bagaglio al seguito.

"E' un giorno storico per l'Australia, per l'aviazione e per la Qantas - ha dichiarato con entusiasmo Alan Joyce, CEO della compagnia aerea australiana - e così davvero il sogno si è avverato: siamo i primi a volare dall'Australia all'Europa senza scalo".

Per la verità, un primo collegamento aero non stop da Londra a Sydney, ma a scopo sperimentale, fu effettuato nel 1989 da un Boeing 747-400 di British Airways. A bordo solo una trentina di persone, e il carburante fu portato a temperatura sotto lo zero per ridurne il volume in modo da poterne imbarcare nei serbatoi una maggiore quantità.

Un collegamento record, questo di Qantas con il Dreamliner annunciato peraltro già da dicembre 2016, reso possibile appunto dalla versione "9" del Boeing 787, jet della nuova generazione, primo aereo di serie con la fusoliera assemblata grazie a sezioni a botte di materiale composito invece dei molteplici pannelli di alluminio e dei circa 50.000 elementi di fissaggio utilizzati sui tradizionali aeromobili già esistenti.

Notevole il contributo italiano. Il 27% delle parti che compongono il Boeing 787 è prodotto infatti nel nostro Paese (Alenia Aeronautica divenuta poi Alenia-Aermacchi, confluita in Finmeccanica il 31 dicembre 2015 prendendo il nome Leonardo nell'aprile successivo) negli stabilimenti di Foggia, Grottaglie, in provincia di Taranto, a pochi metri dall'aeroporto di Taranto-Grottaglie) e di Pomigliano d'Arco, nel napoletano.

A Grottaglie si producono le sezioni della fusoliera, a Foggia gli stabilizzatori orizzontali dei piani di coda, a Pomigliano d'Arco le "shear tie e frame" (longheroni e punti di giunzione della fusoliera), mentre le gondole dei motori sono realizzate presso lo stabilimento Aermacchi di Venegono Superiore. Buona parte del cablaggio interno è inoltre fornito da una succursale della Magneti Marelli.

Il primo volo del 787, un serie "8" leggermente più piccolo, è del 15 dicembre 2009, con notevole ritardo sui programmi previsti per le impreviste difficoltà incontrate dal costruttore nella messa a punto di un velivolo così innovativo impostato nel 2003 e con prima consegna solo il 25 settembre 2011 alla compagnia cosiddetta di lancio, la All Nippon Airways (ANA). Al momento, sono tre le versioni prodotte: 787-8, 787-9 e 787-10.

Il progetto del 787 è caratterizzato da una struttura leggera: il volume dell'aereo è per l'80% realizzato in composito, mentre il peso complessivo dell'aereo è formato dal 50% di composito, dal 20% di alluminio, il 15% di titanio, il 10% da acciaio e per il 5% da altri materiali. L'alluminio è utilizzato per i bordi d'attacco delle ali e della coda; il titanio si trova principalmente sui motori e nei dispositivi di fissaggio.

Un'ulteriore caratteristica è data dal processo produttivo: la fusoliera è in soli cinque pezzi (one piece barrel) poi uniti tra loro. Invece il tipico processo produttivo di un aereo di alluminio è costituito da strutture intermedie (ordinate), poi coperte e rivettate con pannelli di alluminio, di solito di dimensioni molto ridotte.

Il fatto di produrre le fusoliere dei B787 Dreamliner con un numero limitato di pezzi conferisce loro maggiore rigidità e maggiore resistenza. Inoltre la resina utilizzata per indurire la fibra di carbonio non è buon conduttore elettrico. Per evitare che la fibra di carbonio prenda fuoco, qualora l'aereo sia colpito da un fulmine, nello strato più esterno della fusoliera è impiantato uno strato di fibre di rame, così da realizzare una gabbia di Faraday, ovvero un sistema di sicurezza in grado d'isolare l'ambiente interno da un qualunque campo elettrostatico presente al suo esterno, per quanto intenso possa essere.
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