Ferrari, l'unica casa automobilistica che con il coronavirus non ha problemi di mercato

Sabato 18 Aprile 2020 di Giorgio Ursicino
La linea di produzione di LaFerrari a Maranello
Nonostante il momento poco allegro, la Ferrari non ha rimandato l’annuale assemblea degli azionisti per approvare il risultati record dello scorso anno. A Maranello le linee di produzione delle supercar sono ancora ferme, ma l’azienda non ha mai smesso di lavorare per preparare la ripartenza che dovrà avvenire nel modo più sicuro possibile e, soprattutto, per essere vicina ai dipendenti, alla comunità, al paese intero. Il Cavallino è stato uno dei brand più attivi, ha dato un supporto alla produzione degli apparati respiratori ed anche utilizzato il peso del suo marchio per promuovere iniziative di sostegno.

Nei giorni scorsi gli sforzi si sono concentrati soprattutto sulla realizzazione di maschere progettate in emergenza per i medici impegnati in prima linea negli ospedali che hanno pagato un prezzo salatissimo per non avere le protezioni adeguate. «Il 2019 per noi è stato un anno importante - ha dichiarato il presidente John Elkann - abbiamo festeggiato i 90 anni dalla Scuderia ed il mezzo secolo dell’ingresso nel gruppo Fiat. Era infatti il giugno del 1969 quando mio nonno firmo a Torino l’accordo con l’ingegner Enzo Ferrari. Abbiamo raggiunto risultati eccellenti potendo contare su persone straordinarie.

Abbiamo per la prima volta consegnato ai clienti diecimila auto e lanciato la SF90, la nostra vettura ibrida. Ci siamo tolti delle belle soddisfazioni anche dal punto di vista sportivo tornando a vincere a Monza dopo nove anni e conquistando la prestigiosa 24 Ore di Le Mans». L’assemblea ha approvato il bilancio e il dividendo proposto dal cda che è di 1,13 euro per azione, corrispondenti a 210 milioni di euro. Il fatturato ha sfiorato la cifra di 3,8 miliardi e anche risultato operativo e utili hanno raggiunto livelli record.

«Vorrei ringraziare per la loro generosità - ha proseguito Elkann - i membri del cda e tutto il senior management team che, insieme a me, hanno rinunciato, in parte o interamente, al loro compenso per il resto di quest’anno al fine di fornire gli aiuti necessari a Modena, Maranello e alle zone limitrofe. Tra questi la fornitura di beni di prima necessità, di computer e lavagne digitali alle scuole per aiutare a garantire la continuità dell’istruzione sia durante che dopo la crisi, e la creazione di importanti fondi per molti ospedali locali della nostra zona. Dobbiamo pensare alla riapertura e la nostra principale preoccupazione sarà concentrare tutta l’attenzione sulla salvaguardia della salute del nostri dipendenti, abbiamo preparato e stiamo ulteriormente affinando il piano Back on Track». L’ad Louis Camilleri ha sottolineato che la Ferrari è particolarmente forte, i 5 modelli lanciati lo scorso anno hanno ottenuto un grande consenso e il portafoglio ordini è pieno come non mai. 
Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 12:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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