Fca, respinto nuovo ricorso della GM sulla corruzione dei sindacati

Domenica 16 Agosto 2020
La sede di Fca ad Auburns Hills
Le nuove accuse di General Motors contro Fiat Chrysler Automobiles NV riguardo a presunte tangenti versate ai dirigenti sindacali sono «troppo congetturali», secondo un giudice distrettuale statunitense, che ha quindi respinto la richiesta di riaprire il caso. La decisione del giudice Paul Borman è arrivata una settimana dopo le nuove accuse, secondo cui una serie di leader del sindacato Uaw, compreso l’ex presidente Ron Gettelfinger, avrebbero ricevuto delle tangenti su conti segreti in paradisi fiscali per danneggiare Gm nei negoziati con il sindacato sul costo del lavoro. Il caso contro Fca era stato archiviato all’inizio di luglio dallo stesso Borman.

Fca aveva definito le accuse “assurde” e “disgustose”. Il lungo conflitto è esploso quando General Motors, facendo leva su un’indagine federale per corruzione sul sindacato United Auto Workers, ha sostenuto in tribunale che per anni Fca, sotto la gestione dello scomparso Sergio Marchionne, avrebbe pagato i vertici sindacali per strappare vantaggi nei negoziati contrattuali sul costo del lavoro. Gm ha commentato la decisione del giudice definendola “deludente” e ha assicurato che continuerà a combattere contro la corruzione. La casa automobilistica presenterà appello.
Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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