Eni rafforza la sua presenza in Algeria e sigla un'intesa per tre concessioni nel paese africano. ll presidente e direttore generale della società di stato algerina Sonatrach, Abdelmoumem Ould Kaddour, e l'amministratore delegato del cane a sei zampe, Claudio Descalzi, hanno firmato, in occasione dell'Algeria Future Energy Summit di Algeri, un accordo per l'ingresso di Eni con una quota del 49% nelle concessioni di Sif Fatima II, Zemlet El Arbi e Ourhoud II, nel bacino del Nord Berkine, nel deserto algerino.
«Gli accordi di oggi sono l'ulteriore conferma della strategicità dell'Algeria dove Eni ha pianificato importanti investimenti nei prossimi anni. Con Sonatrach lavoreremo con l'obiettivo di realizzare un hub del gas nel bacino del Nord Berkine. Nel Paese c'è ancora tanto gas e Eni metterà a disposizione la propria tecnologia e le proprie competenze per svilupparlo», ha spiegato Descalzi.
Le licenze, nelle quali Sonatrach manterrà una quota del 51%, coprono una superficie complessiva di 8500 km2 e si trovano nel bacino del Nord Berkine, un'area dove Eni è presente dal 1981 con una posizione di leadership, precisa una nota dell'azienda.
Ultimo aggiornamento: 12:00
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Le licenze, nelle quali Sonatrach manterrà una quota del 51%, coprono una superficie complessiva di 8500 km2 e si trovano nel bacino del Nord Berkine, un'area dove Eni è presente dal 1981 con una posizione di leadership, precisa una nota dell'azienda.
