Enel investe 25 miliardi in tre anni: più digitale e focus sul cliente

Martedì 21 Novembre 2017 di Roberta Amoruso
Enel investe 25 miliardi in tre anni: più digitale e focus sul cliente
LONDRA Sarà un piano da 24,6 miliardi in tre anni, in crescita di 500 milioni, a spingere il gruppo Enel oltre il focus delle rinnovabili, con più digitalizzazione delle reti (5,3 miliardi, 600 milioni in più) e più attenzione al cliente. Ed proprio con il piano industriale al 2020 presentanto a Londra che arriva un nuovo battesimo per e-solutions, la divisione del gruppo per i servizi digitali ai clienti che da oggi diventa Enel X e si concentra su quattro pilastri per «aprire l'energia a nuovi usi»: dall’e-Industry offrirà soluzioni a grandi clienti commerciali e industriali all’e-Mobility, dall’e-Home, che offre soluzioni di domotica all’e-City, che offre servizi di energia integrati alle pubbliche amministrazioni e alle municipalità, e soluzioni per la connettività come l'offerta wholesale di servizi di fibra ottica. Una strategia che conterà su una dote da 800 milioni milioni in tre anni e un contributoai conti del gruppo da 400 milioni.

GLI OBIETTIVI
Per il resto la nuova strategia di Enel promette un aumento del dividendo del 33% già nel 2018 (il minimo garantito sale a 0,28 euro e la distribuzione dell’utile è n crescita al 70%). Quanto al Mol, raggiungerà quota 18,2 miliardi nel 2020, rispetto ai 15,5 previsti nel 2017, mentre l’utile netto salirà da 3,6 a 5,4 miliardi.

DISMISSIONI E BUYBACK
Avanti ancHe con la semplificazione delle partecipazioni e la razionalizzazione delle società operative in Sud America. Previste cessioni di ulteriori asset per 3,2 miliardi principalmente focalizzandosi su impianti di generazione da fonte termoelettrica e uscendo da paesi non strategici, e prevede investimenti per 2,3 miliardi nell'acquisizione di partecipazioni di minoranza, in aumento di 300 milioni rispetto al piano precedente. Considerati i 500 milioni di euro già impiegati nel 2017, sottolinea Enel, l'obiettivo di investimento complessivo in acquisto di partecipazioni di minoranza è pari a 2,8 miliardi nel periodo 2017-2020. In linea con il precedente piano, la priorità continua ad essere focalizzata nell'acquisto di partecipazioni di minoranza in Sud America. Tuttavia, il gruppo mantiene il buy back e si riserva la possibilità di effettuare l'acquisto di azioni proprie per un importo complessivo fino a 2 miliardi, in attuazione dell'autorizzazione rilasciata dall'assemblea, valida sino al novembre 2018.  «A partire dal 2015, abbiamo registrato significativi progressi in tutti gli ambiti della nostra strategia», commenta l’ad Francesco Starace. Una performance che ha «posizionato il gruppo all'avanguardia nella transizione energetica globale. Siamo leader in macro-aree fondamentali per la crescita sostenibile quali le rinnovabili e le reti di distribuzione digitalizzate», aggiunge. «Possiamo estrarre valore dai trend dell'urbanizzazione, dell'elettrificazione della domanda e della profonda decarbonizzazione che ne consegue, per cogliere le opportunità che derivano dal radicale cambiamento che scuote l'intero settore energetico. Il Gruppo è oggi un'organizzazione più redditizia, efficiente e sostenibile».
Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 20:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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