Ue, ok al bilancio: l'Italia si astiene per la prima volta

Giovedì 17 Novembre 2016
Renzi

Il Consiglio Ue e il Parlamento hanno raggiunto un accordo sul bilancio 2017 con impegni totali a 157,88 miliardi e pagamenti a 134,49 miliardi. Nella votazione in Consiglio, indicano fonti italiane, l'Italia si è astenuta ed è la prima volta che accade nel quadro delle decisioni sul bilancio comunitario annuale.

Seppure la proposta della presidenza Ue e accettata dal Parlamento europeo abbia recepito alcune richieste italiane, indicano le stesse fonti, «ciò non è stato ritenuto sufficiente per votare in favore, anche in linea con la riserva posta nei giorni scorsi sulla revisione di medio periodo del quadro finanziario 2017-2020».

L'accordo prevede impegni di 5,91 miliardi per migrazione e sicurezza, pari a un aumento dell'11,3% della spesa per questi due capitoli rispetto al 2016. I fondi serviranno per la rilocalizzazione dei rifugiati, la creazione dei centri di accoglienza, il sostegno alle misure di integrazione e ai ritorni di coloro che non hanno diritto di stabilirsi nella Ue.

Inoltre sosterrà la protezione delle frontiere, la prevenzione dei reati e dell'attività terroristica, la protezione delle infrastrutture. Impegni per 21,3 miliardi riguardano le iniziative per la crescita e la creazione di posti di nuovi posti di lavoro, pari a un aumento del 12% rispetto al 2016. Rientrano nel capitolo i programmi Erasmus (+19% a 2,1 miliardo) e il Fondo Ue per gli investimenti strategici (+25% a 2,7 miliardi).

Il bilancio 2017 include anche mezzo miliardo per iniziative a sostegno dell'occupazione giovanile in particolare per le misure di impiego o reimpiego. Altri 500 milioni sosterranno i produttori di latte e addetti al bestiame. Infine l'invito a Consiglio e Parlamento a completare la riduzione del 5 degli organici entro il 2017 come concordato già tre anni fa. Le fonti italiane indicano che l'accordo Consiglio e Parlamento «ha recepito le richieste dell'Italia per quanto riguarda il finanziamento aggiuntivo (700 milioni) dei programmi Erasmus, Horizon 2020, l'iniziativa Giovani».

Invece, è stata criticata in particolare «la riduzione degli incrementi di risorse in favore dei paesi mediterranei (332 milioni invece dei 340 inizialmente previsti) e il rinvio temporaneo, per mancanza di base giuridica, del finanziamento del Fondo per lo sviluppo sostenibile (250 milioni) per affrontare le cause profonde delle migrazioni».

La Commissione europea, concludono le stesse fonti, «si è comunque impegnata a reperire risorse necessarie a finanziare il Fondo non appena la sua base giuridica sarà formalizzata».

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 14:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA