Crisi Alitalia, i sindacati fanno appello al governo

Giovedì 12 Gennaio 2017
Crisi Alitalia, i sindacati fanno appello al governo
ROMA La situazione di Alitalia surriscalda il clima nel trasporto aereo. In vista dello sciopero generale del settore in programma il 20 gennaio e considerata la «grave situazione» della compagnia, i sindacati hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione e inviato una lettera al governo per chiedere un incontro «urgentissimo». E non potendo ancora aprire l'atteso confronto sul Piano di rilancio della compagnia, hanno anche aperto formalmente le procedure che potrebbero portare alla proclamazione di uno sciopero a febbraio. Nella missiva inviata al governo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedono «un urgentissimo incontro al fine di valutare ogni utile possibile decisione». Sul tavolo ci sono le problematiche del Fondo di solidarietà del settore (alla base dello sciopero di venerdì 20), il cui funzionamento, nonostante alcune «novità positive», è pesantemente aggravato dalle molte crisi aziendali. A questo si aggiunge poi l'annosa questione della vertenza Alitalia: le notizie emerse dopo l'incontro con il governo, e il conseguente rinvio della presentazione del Piano industriale alle organizzazioni sindacali, hanno «generato ulteriore tensione - avvertono i sindacati - sia tra i lavoratori coinvolti di Alitalia che all'interno del settore».

L'INCERTEZZA
È in questo clima di incertezza e preoccupazione che i sindacati, denunciando l'assenza di un confronto sul Piano industriale e la presenza di «atti unilaterali nei confronti del lavoro, in violazione del contratto e degli accordi», hanno aperto formale vertenza nei confronti di Alitalia: una procedura che, se non dovessero arrivare risposte, porterà ad un primo stop a febbraio. I sindacati chiedono che non venga eluso un confronto con loro e si dicono fin da subito disponibili ad un «percorso serio» con l'azienda sia sul Piano industriale che per l'apertura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto a fine dicembre. Intanto prosegue l'approfondimento sul Piano industriale, come chiesto dal governo. Il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro ha detto di essere in attesa «di avere una verifica e una condivisione del piano» e ha ribadito che il mestiere della banca è di «esaminare proposte di business plan e finanziare le iniziative che hanno possibilità di successo». L'ad Cramer Ball, nella volontà di rendere il Piano ancora più credibile, sta poi lavorando alla ricerca di un nuovo advisor che fornirà una certificazione ulteriore e verificherà anche la solidità degli aspetti di previsione: Ball, secondo quanto si apprende, proporrà una rosa di nomi, mentre la selezione spetterà al board (che potrebbe tornare a riunirsi entro fine mese). Secondo fonti solitamente bene informate, infine, potrebbe esserci un nuovo ingresso nel cda della compagnia, con l'arrivo di una figura più vicina alla proprietà di Etihad, l'uomo d'affari Ahmed Ali Al Sayegh.