Di Maio: «Non usciremo dall'euro. Arriva il team "mani di forbice"»

Sabato 29 Settembre 2018
Di Maio: «Il più grande piano di investimento della storia, non usciremo dall'euro»
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Appena il Def sarà pubblicato si vedrà che «c'è il più grande piano di investimenti della storia italiana». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ospite de L'intervista di Maria Latella su Skytg24 spiegando che nella «manovra del popolo» si cominciano a ricostruire diritti sociali che erano stati distrutti. Di Maio ha definito «sciocchezze» le affermazioni di alcuni commentatori sulla volontà del Governo di uscire dall'Ue.

«Ora nasce il team "Mani di forbice" per tagliare tutto il possibile: d'altra parte stiamo prendendo a prestito un po' di soldi per finanziare due programmi elettorali che soddisfano due elettorati», ha poi sostenuto Di Maio, aggiungendo: «Il 2,4% di deficit si impone perché abbiamo trovato tanti risparmi da fare ma che andranno a regime l'anno prossimo. Come fanno tante famiglie italiane abbiamo chiesto un prestito che restituiremo» quando le risorse derivanti dai tagli saranno disponibili in cassa.
 



La manovra in deficit però spaventa i mercati. Nel venerdì nero Piazza Affari perde il 3,72% mentre lo spread sfonda quota 280, per poi chiudere a 267, col tasso sul Btp decennale a 3,13%. Tensione con l'Ueropa. «Ogni euro di debito in più è tolto ai servizi», dice il commissario europeo agli Affri monetari Pierre Moscovici. Ma il governo tira dritto. I mercati se ne faranno una ragione, andiamo avant dicono Di Maio e l'altro vice premier Matteo Salvini. Mentre il premier Giuseppe Conte è sicuro che, davanti ai dettagli della manovra, lo spread scenderà. Sono «pericolose e inique» le scelte sulle pensioni per il presidente dell'Inps, Titto Boeri.

Ma le reazioni di ieri dei mercati alla nota d'aggiornamento del Def per il ministro dello Sviluppo economico sono «normali». «Ho visto diversi analisti non centrare l'obiettivo, pensando a una scusa della manovra per uscire dall'Europa e dall'euro. Invece - ha continuato Di Maio - noi abbiamo fatto la "manovra del popolo" che per la prima volta ricostituisce diritti sociali distrutti». E sullo spread ha aggiunto: «Sono tranquillo anche se è salito, perché poi a fine giornata è sceso».

Si tratta, ha proseguito Di Maio, di «una manovra che si doveva fare. Ci sono così tanti investimenti che ripagheremo il deficit con la crescita nei prossimi anni». All'interno ci saranno «tre provvedimenti: uno che prevede la semplificazione del codice degli appalti, con l'eliminazione di un terzo delle norme. Poi la riforma codice procedura civile, con la quale porteremo da 7 a 3 anni i tempi per arrivare a sentenza. Infine, dal Mise ci sarà un pacchetto di sburocratizzazione che elimina carte inutili».

Quanto al 2,4%, Di Maio lo ha definito una vittoria: «Non abbiamo fatto nulla di diverso da altri Paesi della Ue come la Francia. Se andiamo a vedere il debito pubblico francese, vediamo che sono molto esposti. Io andrò in Ue - ha aggiunto il vicepremier - per discutere le ragioni di una manovra che dà respiro ai giovani, che fa andare in pensione chi doveva andarci e non ha potuto, che risarcisce i truffati della Banca Etruria e di tutto il resto e che abbassa le tasse. Come si può pensare a demonizzarla? I mercati reagiscono anche per questa demonizzazione».

«Non darò un solo euro a una persona che vorrà stare sul divano senza fare nulla. Con il reddito di cittadinanza facciamo un patto: vai nel centro per l'impiego, dove ti impegni per 8 ore a settimana nei lavori utili e intanto ti devi
formare per un lavoro. Passi la giornata così, poi ti faccio tre proposte di lavoro. Se le rifiuti, perdi il reddito, se le accetti, perdi il reddito», ha sostenuto ancora il vicepremier.

Infine la previdenza. «Pensionati in piazza? Tutti, lavoreremo con tutti e non ho mai detto che non verrà rifinanziata opzione donna. E per quota 41 il 2019 sarà l'anno per risolvere anche questo problema», ha detto Di Maio.

 

Ultimo aggiornamento: 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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