Decreto salva-imprese: arrivano gli indennizzi ma solo fino a marzo

Mercoledì 4 Marzo 2020 di Andrea Bassi
Decreto salva-imprese: arrivano gli indennizzi ma solo fino a marzo

Il decreto “anti-recessione” da 3,6 miliardi di euro del governo è pronto. O quasi. Questa mattina dovrà essere un vertice politico al quale parteciperanno i ministri a sciogliere gli ultimi nodi. Il provvedimento andrà in consiglio dei ministri domani, e lo stesso consiglio chiederà al Parlamento l’autorizzazione a superare gli obiettivi di deficit concordati con l’Unione europea per finanziare il provvedimento. Ma il testo, nelle ultime ore, ha assunto dei connotati diversi. Arriveranno gli indennizzi alle imprese e la Cassa in deroga per i lavoratori. Ma l’arco temporale del provvedimento sarà limitato. Coprirà i danni subiti da febbraio fino a fine marzo.

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Anche in questo caso verrà fatta una distinzione tra zona rossa, zona gialla e resto del Paese. Per le imprese della zona rossa che potranno dimostrare cali di fatturato di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’indennizzo sarà totale. Avverrà tramite il riconoscimento da parte dello Stato di un credito di imposta che però, a differenza di quanto avviene solitamente, sarà immediatamente esigibile e non spalmato su più anni. Questo significa che sarà in pratica equivalente ad un aiuto monetario.

IL MECCANISMO
Nella zona gialla, quelle città e quelle province che hanno effetti indiretti e indotti dall’emergenza, gli indennizzi saranno riconosciuti solo per quelle attività che hanno dovuto subire delle chiusure a causa delle ordinanze necessarie a tutelare la salute pubblica. Anche in questo caso il meccanismo sarà lo stesso, quello cioè del credito di imposta. Per il resto dell’Italia gli interventi riguarderanno soprattutto la concessione della Cassa integrazione in deroga per quelle attività che hanno subito i danni maggiori, dagli alberghi, alle palestre fino alle altre attività ricreative e culturali. Sul tavolo del governo c’è poi il rafforzamento delle misure sanitarie. Anche su questo fronte saranno concentrate nuove risorse.

L’intenzione, come ha spiegato Roberto Speranza nella riunione di maggioranza, è aumentare del 50% i letti di rianimazione e raddoppiare quelli di pneumologia e malattie infettive. Per ora sono questi gli interventi che il governo è in grado di attivare e che, secondo fonti tecniche che hanno partecipato ai vertici di ieri, hanno in pratica assorbito tutti i 3,6 miliardi disponibili. Per le misure più strutturali e organiche dunque, come l’accelerazione degli investimenti, lo sblocco dei cantieri e le semplificazioni, arriverà un terzo decreto nelle prossime settimane.

Un testo che dovrebbe recepire anche il «pacchetto Patuanelli», nel quale dovrebbe essere inserito il nuovo ecobonus per l’efficientamento energetico con sgravi del 100% e sconti in fattura, gli incentivi alla rottamazione delle auto oltre agli incentivi per il «reshoring» delle imprese che hanno delocalizzato all’estero. Ieri il leader dell’Ugl, Paolo Capone, ha detto che «se non si interviene subito sono a rischio più di un milione di posti di lavoro». Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha invece presentato un pacchetto per sostenere l’export. 

Il piano straordinario per il Made in Italy, come lo ha definito il ministro dello Sviluppo economico, avrà a disposizione i 316 milioni già oggi in capo all’Agenzia per il commercio estero che si sommano a 400 milioni di euro che ha in dotazione il fondo Sace-Simest per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.

Quindi in tutto ci saranno risorse per 716 milioni di euro. Ci saranno anche rimborsi per le fiere mancate. «Ci sono aziende», ha spiegato Di Maio, «che dovevano partecipare a fiere, ma non hanno potuto o perché la fiera è stata rimandata o perché gli è stato impedito l’accesso a quel paese. Ice», ha aggiunto il ministro, «finanzierà il 100 per cento della spesa a quelle aziende che hanno avuto questa difficoltà. L’Agenzia per il commercio estero metterà a disposizione i fondi - ha concluso il ministro - per affrontare al posto delle imprese quelle spese».

Ultimo aggiornamento: 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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