Colf e badanti, aumenti dal 1° ottobre: ecco cosa cambia. Si chiameranno assistenti familiari

Martedì 8 Settembre 2020 di Giusy Franzese
Colf e badanti, aumenti dal 1° ottobre: ecco cosa cambia. Si chiameranno assistenti familiari
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Colf, badanti, baby sitter: firmato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei collaboratori domestici. L'accordo prevede un contenuto aumento mensile (12 euro al  mese dal primo gennaio 2021 per il livello medio B Super) e  indennità aggiuntive per i collaboratori che si occupano delle persone più fragili e vulnerabili in famiglia, ovvero i bambini piccoli (sotto i 6 anni) e le persone non autosufficienti.

In questi casi già dal primo ottobre prossimo sono riconosciute indennità aggiuntive alla retribuzione mensile tra i cento e i 116 euro.  
 

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Ai lavoratori in possesso della cosiddetta "patente di qualità" (la certificazione delle competenze introdotta con la norma tecnica Uni 11766/2019)  verrà inoltre riconosciuta una ulteriore indennità fino a 10 euro al mese. Il contratto prevede anche uno sconto contributivo per chi fa assistenza notturna: dal 1° ottobre i contributi si potranno versare convenzionalmente su 8 ore, quindi con una riduzione di 24 ore settimanali.  Agevolazioni  anche per  la badante integrativa (nei giorni e nelle ore di riposo della titolare) nel caso di necessità di un’assistenza h24.

 

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Al via le domande sul sito per il destinato a e per l'emergenza Coronavirus . Non tutti però: il sussidio è destinato solo ai lavoratori domestici non conviventi con rapporti di lavoro per almeno 10 ore settimanali. Il è previsto dal dl Rilancio.


Tra le novità anche più ore per la formazione (alle 40 ore di permesso già esistenti , se ne aggiungono altre 24, erogate dagli enti bilaterali di settore) e un nuovo schema di inquadramento professionale, che abolisce le attuali definizioni di colf, badanti e bay sitter, sostituendole con la definizione unica di "assistente familiare" (suddiviso in quattro livelli, a ciascuno dei quali corrispondono due parametri retributivi). In particolare le baby sitter, attualmente inquadrate nel livello Cs, potranno essere assunte nel livello Bs.

 
 


Debutta anche una nuova figura professionale, quella dell’assistente educatore formato. «Si tratta di un aiuto in più per chi ha l’esigenza di accudire, all’interno delle mura domestiche, persone, anche bambini, in condizioni di difficoltà perché affette da disabilità psichica oppure da disturbi dell’apprendimento o relazionali» commenta Alessandro Lupi, vice presidente di Assindatcolf, l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico. «Dopo una lunga trattativa - dichiara ancora  Lupi- siamo riusciti a trovare un accordo che tuteli le famiglie, in particolare quelle con esigenze di assistenza a persone non autosufficienti, senza per questo ledere i diritti dei lavoratori ed in particolare delle donne, che rappresentano il 90% di circa 860 mila addetti regolarmente assunti Le parti sociali hanno concordato un orario convenzionale per il versamento dei contributi della cosiddetta badante ‘notturnà una soluzione economicamente più vantaggiosa per le famiglie e che, allo stesso tempo le mette al riparo da eventuali vertenze».


Soddisfatto anche Alfredo Savia, presidente di Nuova Collaborazione (cherappresenta sempre i datori di lavoro): «Una novità importante è la possibilità di inquadrare le babysitter nel livello BS, dal livello superiore CS, per incentivare le assunzioni e le regolarizzazioni da parte delle famiglie più giovani, anche alla luce delle esigenze emerse durante l'emergenza Coronavirus». E così Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina: 
«Abbiamo introdotto il valore della formazione, fondamentale per dare dignità al lavoratore e maggior tutela alla famiglia. L'invecchiamento della popolazione  sta alterando il profilo del settore, negli ultimi anni sono costantemente aumentate le badanti (+11,5% dal 2012) e diminuite le colf (-32,1%). Il lavoro domestico sta diventando sempre più un lavoro di cura».

Soddisfatti anche i rappresentanti dei lavoratori. La firma del contratto 
«èun fatto molto positivo» per Annamaria Furlan, leader Cisl. «Il contratto collettivo  sottoscritto oggi  è destinato a un'ampia platea di assistenti familiari e alle famiglie, e porta con sé maggiori tutele, maggiore sicurezza, più
salario, più assistenza sanitaria, più formazione, quindi qualità e competenza delle lavoratrici e dei lavoratori» dice Mauro Munari, responsabile di settore della UilTuCS nazionale.

 

Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 20:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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