Canone Rai, il governo spiana la strada per l'abolizione

Mercoledì 15 Aprile 2015
Canone Rai, il governo spiana la strada per l'abolizione
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Nel disegno di legge sulla “nuova Rai”, proposto dal governo, è presente un articolo che potrebbe portare ad una svolta storica. Si tratta dell'articolo 5 del ddl, il quale prevede l'abolizione degli articoli 17 e 20 della legge Gasparri. La questione sorge proprio con il primo dei due articoli, al comma 2 lettera O, il quale sancisce “il rispetto dei limiti di affollamento pubblicitario previsti dall'articolo 8, comma 6, legge 6 agosto 1990, n. 223”.



La legge in oggetto è la Mammì, la quale circa la questione degli spot prevede che la programmazione pubblicitaria per la Rai non superi “il 4% dell'orario settimanale di programmazione ed il 12% di ogni ora; un'eventuale eccedenza, comunque non superiore al 2% nel corso di un'ora, deve essere recuperata nell'ora antecedente o successiva”.



Se questa iniziativa dovesse avere successo, i limiti per il servizio pubblicitario sparirebbero e gli equilibri del sistema andrebbero a modificarsi. Infatti per quel che riguarda gli introiti pubblicitari, soltanto quelli di Rai1 potrebbero aumentare di 500milioni di euro l'anno. Sembrerebbe quindi che il governo stia seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di eliminare il canone, che ha un tasso di evasione del 30% e risolvere quindi tutte le questioni introducendolo nella fiscalità oppure aumentando gli introiti pubblicitari.
Ultimo aggiornamento: 16:18

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