Canone Rai, braccio di ferro sui costi da addebitare in bolletta

Mercoledì 16 Marzo 2016 di Andrea Bassi
Canone Rai, braccio di ferro sui costi da addebitare in bolletta
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 Il campanello d’allarme è scattato ieri mattina, quando un’agenzia di stampa ha battuto la notizia che nella bolletta elettrica, oltre al canone della Rai, sarebbe potuto finirci anche un compenso per le società elettriche che dovranno svolgere il servizio per conto della Tv pubblica. Per smentire il rumor che stava montando, è dovuto intervenire direttamente il sottosegretario allo Sviluppo economico, con delega sulle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. Ma in realtà, la notizia conteneva almeno una parte della verità. Sulla strada che dovrà portare dal prossimo mese di luglio gli italiani a pagare il canone della televisione attraverso le bollette della luce, è rimasto in sostanza, un solo grande ostacolo. Nella bozza di decreto messo a punto dal ministero, all’articolo sei, è previsto che a rifondere i soldi in caso di errore, ossia nel caso in cui il canone sia addebitato sull’utenza di un consumatore, ma poi risulti non dovuto, sia l’impresa elettrica. Le società, in realtà, non hanno per nulla voglia di sobbarcarsi questo compito, perché costa in termini di denaro e di sforzo organizzativo.

IL DOCUMENTO Nelle settimane scorse avevano inviato anche un documento al governo, con il quale contestavano l’impostazione del decreto su questo punto chiedendo esplicitamente che la gestione dei rimborsi non fosse messa a loro carico ma fosse svolta direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In realtà, da quanto è trapelato, nemmeno il Fisco ha una gran voglia di infilarsi nella questione dei rimborsi. Questo anche perché, la Ragioneria generale dello Stato avrebbe avvisato che, almeno in una fase iniziale, gli errori e i ricorsi da parte degli utenti potrebbero essere numerosi. Molto dipenderà da come funzionerà il Sii, il sistema informativo integrato, una super banca dati nella quale l’Agenzia delle Entrate dovrà far confluire i dati contenuti nell’Anagrafe tributaria sugli intestatari delle bollette elettriche, sulla composizione del nucleo familiare e sulla sussistenza di eventuali esenzioni dal pagamento. Si tratta della fase probabilmente più delicata dell’operazione canone in bolletta, perché ci sarebbero numerosi casi in cui l’intestatario dell’abbonamento Tv è un familiare, mentre la bolletta elettrica è in capo ad un altro congiunto. L’errore, insomma, è sempre in agguato.

 

L’IMPASSE Per provare a risolvere l’impasse, ieri il governo ha convocato un tavolo con gli operatori, nell’intento di convincerli a gestire la questione dei rimborsi.
Un primo passo avanti sarebbe stato compiuto. Pur controvoglia, gli operatori avrebbero mostrato una cauta apertura alla possibilità di accollarsi anche questo onere, ma a fronte di un rimborso delle spese da parte dello Stato. Rimborso che, in realtà, da tempo le società (molte delle quali quotate in Borsa) chiedono per tutta la gestione dell’operazione canone, visto che si tratta comunque di aggiornare i propri sistemi di fatturazione. Su questo ci sarebbe stata un’apertura da parte del governo che, invece, fino a ieri aveva frenato su un ristoro economico per gli operatori. La soluzione individuata sarebbe quella di utilizzare un fondo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate proprio per la gestione del contenzioso sul canone. Ma prima di accettare (una nuova riunione si terrà oggi), le società vogliono essere certe che quei soldi siano effettivamente disponibili. Intanto il tempo inizia a stringere. All’appuntamento di luglio mancano poco più di tre mesi e mezzo. Il decreto attuativo della riforma sarebbe già stato inviato al Consiglio di Stato. Poi, però, manca una circolare dell’Agenzia delle Entrate che dovrà chiarire molti aspetti. Come, per esempio, il termine per comunicare il mancato possesso di una Tv, circostanza che esenta dal pagamento del canone. Per rispettare la scadenza di luglio, è plausibile che questo termine sia fissato entro la fine di maggio.
Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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