Brexit, stop ai cittadini Ue. E Corbyn offende la May

Giovedì 20 Dicembre 2018 di Cristina Marconi
Brexit, stop ai cittadini Ue. E Corbyn offende la May

LONDRA Le porte del Regno Unito del dopo-Brexit saranno aperte solo per un anno a chi ha poche qualifiche: più a lungo gli immigrati di tutto il mondo, Unione europea compresa, non potranno restare, almeno fino al 2025. In compenso per medici, ingegneri e altri lavoratori qualificati di tutto il mondo non ci sarà più l'attuale tetto di 20.700 all'anno, anche se per tutti varrà un requisito minimo di stipendio di 30mila sterline, ossia circa 33mila euro.
 


Nessun visto ma, forse, un'autorizzazione elettronica di viaggio sarà invece necessaria per i turisti, secondo quanto stabilisce il nuovo, draconiano libro bianco sull'immigrazione presentato ieri dal ministro dell'Interno Sajid Javid, in linea con le esigenze della premier Theresa May di andare incontro sia a chi chiede misure drastiche contro i nuovi arrivi sia a chi, come gli imprenditori, sottolinea come la manodopera europea sia cruciale per far sopravvivere l'economia.

CORBYN NEL MIRINO
In una giornata che ha confermato la progressiva perdita di controllo del dibattito politico britannico alla vigilia di ferie mai così necessarie, il leader dell'opposizione Jeremy Corbyn è finito sotto un fuoco di fila di critiche per avere definito la premier May «stupida donna» sottovoce. Nonostante le smentite, il labiale è molto chiaro e la dichiarazione ha dato luogo a un'atmosfera incendiaria a Westminster, dove il dibattito sulla Brexit, le spaccature politiche e lo stesso immobilismo del Labour di Corbyn, che ha proceduto con passo incerto e inefficace nel tentativo di sfiduciare la May, hanno portato gli animi all'esasperazione.

«Non ho usato le parole stupida donna' sulla premier o su nessun altro e sono completamente contrario all'uso di linguaggio sessista o misogino in qualunque forma», ha dichiarato Corbyn, senza persuadere i conservatori, che hanno dato una rara prova di unità nel difendere una May comprensibilmente tirata dopo le durissime settimane trascorse.

Anche da parte delle deputate laburiste sono arrivate richieste di scuse, visto che in pochi nutrono dubbi su quanto detto da Corbyn. Il libro bianco sull'immigrazione, se mai diventerà legge nelle agitate acque di una Brexit sempre più imprevedibile, è secondo il ministro Javid una delle più radicali riforme del sistema degli ultimi 40 anni. Anche se non vengono fissati degli «obiettivi specifici» di riduzione dei numeri, l'immigrazione netta verrebbe portata sicuramente a «livelli sostenibili», punto su cui la destra euroscettica dissente, ritenendo che siano state fatte troppe concessioni a chi ha bisogno di assumere manodopera europea a basso costo nel settore ortofrutticolo, alberghiero, della ristorazione e soprattutto edilizio.

Il sistema, che verrà applicato almeno fino al 2025, varrà per i paesi europei, l'Australia, la Nuova Zelanda e il Canada, ritenuti «a basso rischio», e permetterà alle persone di venire senza un'offerta di lavoro, a condizione però che non si fermino più di un anno e che vi facciano ricorso solo una volta, senza cercare poi di passare ad un altro sistema. Dovranno pagare un costo d'ingresso e non potranno accedere ai benefit statali.

I FLUSSI
Le nuove regole inizieranno ad essere applicate nel 2020, ma prima ci sarà una consultazione per vedere se funzionano per tutti.
I critici sostengono che sarà troppo difficile controllare che la gente torni a casa dopo un anno, mentre secondo il governo i flussi incontrollabili degli ultimi anni, verranno ridotti: a giugno del 2016 si calcola che 157mila persone dalla Ue e 15mila dal resto del mondo siano arrivati nel Regno Unito per un periodo compreso tra un mese e un anno. Il documento specifica anche che la misura avrebbe un impatto economico negativo, con una riduzione del pil annuale tra lo 0,4% e lo 0,9%, ma questo, in tempi di Brexit, è diventato normale.

Ultimo aggiornamento: 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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