Borse asiatiche in rialzo nonostante le pressioni sulle commodities

Quasi tutte frecce verdi tra i principali listini asiatici, sostenuti dal rinnovato ottimismo per una risoluzione della crisi greca e dalle buone notizie giunte dalla earning season statunitense. Ora che la questione ellenica è praticamente alle spalle e che l'emorragia dell'azionario in Cina è stata tamponata, gli investitori si concentreranno sulla valanga di trimestrali in arrivo dagli Stati Uniti ma anche dall'Europa. Grande attenzione anche alle nuove pressioni sul comparto delle commodities, con il petrolio in forte calo e l'oro che ieri ha toccato i minimi di oltre cinque anni. A Tokyo, rientro positivo per la Borsa ieri chiusa per festività. L'indice Nikkei ha terminato in rialzo dello 0,93%, il più ampio Topix dello 0,66%. Grande attesa per la pubblicazione dei Verbali dell'ultimo meeting della Bank of Japan. Tra i mercati già chiusi, rialzi frazionali per Seul +0,50% e Taiwan +0,34%. Tra le piazze ancora in contrattazione, bene Shanghai con un +0,55% e soprattutto Hong Kong +1,16%. Piatte Singapore e Kuala Lumpur, in rosso Bangkok -0,84% mentre Jakarta resta chiusa per festività per la quarta sessione consecutiva (riaprirà i battenti domani).