Arriva il bonus doppio per chi assume al Sud

Sabato 26 Gennaio 2019 di Francesco Pacifico
Arriva il bonus doppio per chi assume al Sud
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ROMA Con la versione finale del decretone su reddito di cittadinanza e Quota 100 arriva anche un doppio bonus agli imprenditori del Sud che nel 2019 assumeranno disoccupati con contratto a tempo determinato. Allo sgravio contributivo di 8.060 euro annui già previsto nella Legge di Bilancio per gli under 35 residenti nel Mezzogiorno il governo aggiunge anche un credito d'imposta per chi, sempre nel Meridione, recluta i beneficiari del nuovo sussidio contro la povertà. Ai datori andrà una cifra pari alla metà di quanto il lavoratore avrebbe ricevuto con il reddito nei mesi successivi all'assunzione, in ogni caso per un valore non superiore alle 5 mensilità. In pratica, l'incentivo complessivo per le aziende sotto il Liri Garigliano potrebbe toccare i 12 mila euro, sommando i due bonus.

L'INTERVENTO
Intervenendo al congresso del Movimento cristiano dei lavoratori, il premier Giuseppe Conte ha sottolineato che «in questo modo abbiamo fatto un altro passo avanti nel taglio al cuneo fiscale». Quindi ha stigmatizzato che «sui navigator c'è stato qualche sorriso di troppo». Durante un question time alla Camera, il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ha spiegato: «Con il reddito di cittadinanza abbiamo reso sostanzialmente un doppio vantaggio alle imprese del Sud che vorranno assumere dei disoccupati». Per poi chiarire che «verrà riconosciuto un credito di imposta a quelle imprese del Sud che avranno già la decontribuzione, ma avranno anche il credito di imposta per la parte residua che ha, di reddito di cittadinanza, il percettore che verrà assunto». Questo doppio sgravio è una delle principali novità inserite nell'ultima versione del decretone.
Dove c'è anche una diversa definizione delle risorse per assumere il personale che manca nei centri per l'impiego gestiti dalle Regioni: si passa dal miliardo di euro per il 2019 e il 2020 ai 480 milioni per l'anno in corso e 420 milioni per quello prossimo.

Dietro questa rimodulazione dei fondi c'è la scelta di far reclutare una parte più consistente dei navigator (dovrebbero essere 4.000) da Anpal Servizi: in quest'ottica la controllata del ministero del Lavoro, oltre a un milione di euro per stabilizzare i suoi precari, si vede assegnare 200 milioni nel 2019, 250 milioni nel 2020 e 50 milioni di euro nel 2021. Sempre il decretone taglia ai Cpi i 280 milioni di euro aggiuntivi previsti in manovra nel prossimo biennio per potenziare le sue strutture.

LA DECISIONE
Tra le altre novità inserite nell'ultima versione del provvedimento, e dopo le polemiche dei giorni scorsi, c'è poi la decisione di portare fino a 5.000 euro l'entità dell'assegno di ricollocazione, il voucher che il disoccupato può usare per pagarsi un percorso di formazione in un ente pubblico o privato accreditato presso il ministero del Lavoro. Il governo, poi, ha stabilito che a regime l'Inps invierà la card elettronica per erogare il sussidio a ogni membro della famiglia destinataria del reddito. In questo modo vuole «garantite che l'erogazione del beneficio sia suddivisa per ogni singolo componente».

Intanto, l'associazione Avvocato di strada ha denunciato che i senzatetto faranno non poca fatica a chiedere il reddito di cittadinanza. «Da quello che ho letto - ha spiegato il giuslavorista Antonio Mumolo ai microfoni di Radio Cusano - è assolutamente possibile per i senzatetto richiederlo, ma con un enorme scoglio: da un lato potrebbero richiederlo perché non hanno reddito, ma se finiscono in strada perdono la residenza e la carta d'identità, quindi potrebbero non avere i requisiti per presentare la domanda».
Ultimo aggiornamento: 19:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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